errata corrige

Chi non fa non sbaglia” “errare humanum est, perseverare autem diabolicum” (sbagliare è umano, ma perseverare [nell’errore] è diabolico).

Un tempo era uso comune inserire all’interno dei libri un fogliettino sul quale trovavano posto due colonne. Nella prima, errata, erano riportate le informazioni sbagliate stampate nel testo. Nella seconda, corrige, [correggi] le correzioni necessarie.

Con il passare del tempo il fogliettino è diventato sempre più raro ma non per questo gli errori sono diminuiti. La fretta li moltiplica e una alta considerazione di sé è sovente d’ostacolo a riconoscerli e a farne pubblica ammenda.

In risultato della somma di questi due fattori è che gli errori si moltiplicano e diventa difficile per i non esperti distinguere il vero dal falso. Un problema già sollevato dal sacerdote Amé Gorret in un suo scritto sui cretini.

In questa tabella raccolgo alcuni errori miei, di amici e di autori che ho scoperto in biblioteca. Certo che i lettori ci perdoneranno.

 

Errata Corrige in Note
“Pronta la replica di Carrel e Bich, dal versante italiano per la Cresta del Leone, due giorni più tardi”. “Pronta la replica di Carrel e Bich, dal versante italiano per la Cresta del Leone, tre giorni più tardi”. Luca Zavatta, Le valli del Cervino, L’Escursionista Editore, Rimini 2005, ISBN 88-901937-1-9, pag. 78. La prima ascensione del Cervino è del 14 luglio 1865, Carrel e Bich aprirono la prima via italiana il 17 luglio 1865.
4478 m. oppure 4478m 4478 m Diversi autori. “m” è il simbolo del metro. Si scrive staccato dalla quota alla quale si riferisce. È un simbolo, non un’abbreviazione perciò non si deve aggiungere il punto alla fine.
“Attraverso la strada facendomi strada fra la gente e i piccioni, ritrovandomi così di fronte alla facciata colossale della cattedrale di Milano che riflette la luce del sole appena sorto”. Licenza poetica. Aimé Maquignaz, Il cacciatore di libertà, Mondadori Electa S.p.A., Milano 2014, ISBN 978-88-918-0041-1, pag. 80. La facciata del Duomo di Milano è esposta ad ovest e riflette la luce del sole al tramonto.
“… il castello di Ussel che dalla sua rocca si erge maestoso sulla valle d’Ayas …” “… il castello di Graines che dalla sua rocca si erge maestoso sulla valle d’Ayas …” Pesentazione di Emily Rini a: Guido Cossard,  Enrico Romanzi, Celestino Vuillermoz, I cieli della Valle d’Aosta, Ed. Priuli & Verlucca, Scarmagno, 2014, pag. 5. Il castello di Ussel si erge maestoso sulla sua rocca di fronte a Châtillon, nella valle della Dora Baltea.
“… Carlo Magno, che si farà proclamare dalla truppe secondo la tradizione romana antica imperatore e si farà consacrare a Roma da papa Leone III nella notte di Natale dell’Anno Domini 800 …” “… Carlo Magno, che si farà proclamare dalla truppe secondo la tradizione romana antica imperatore e si farà consacrare a Roma da papa Leone III il giorno di Natale dell’Anno Domini 800 …” Philippe DAVERIO, Racconto dell’arte occidentale, RCS, Milano, 2020, ISBN 978-88-282-0421-3, pag. 109 Gli Annali dei Regni dei Franchi riportano “Nello stesso giorno santissimo del Natale del Signore(1)DCCCI. Ipsa die sacratissima natalis Domini, cum rex ad missam ante confessionem beati Petri apostoli ab oratione surgeret, Leo papa coronam capiti eius imposuit, et a cuncto Romanorum populo adclamatum est: ‘Carolo augusto, a Deo coronato magno et pacifico imperatori Romanorum, vita et victoria!’ Et post laudes ab apostolico more antiquorum principum adoratus est atque ablato patricii nomine imperator et augustus est appellatus.

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