La Cattedrale di Gilliarey al tramonto – Foto di Gian Mario Navillod.
Il Regno Repubblicano di Gilliarey è governato democraticamente da Sua Altezza Eminentissima il Signore di Gilliarey la cui stirpe da tempo immemorabile, ben prima degli aruspici dei Rasna chiamati dai greci Tirreni, scrutando le faville del fuoco acceso nel giorno più lungo dell’anno osserva la direzione del vento tenendo ben salda la barra e constata stupita che tale attitudine non è particolarmente diffusa tra i rappresentati delle potenze vicine, usi a cavalcare le onde ed a lasciarsi trascinare dai venti.
Lungo la Via Francigena – Il Ru de la Plaine – Foto di Gian Mario Navillod.
Si cammina su sentieri per quasi la metà dell’itinerario. Punti di forza: i borghi di Châtillon e Saint-Vincent, i resti della strada Romana delle Gallie, le sculture in legno lungo la Via Francigena.
Lungo la Via Francigena – La bandiera fatta dei bimbi dopo l’invasione dell’Ucraina del 2022 – Foto di Gian Mario Navillod.
La strada romana percorsa da Sigerìco attraversava i borghi di Châtillon e Saint-Vincent congiunti da un lungo rettifilo. La bella alberata ed il filobus elettrico che collegava i due borghi sono scomparsi. Restano un marciapiede spoglio, una strada trafficata e dei fabbricati che portano i segni di una ricerca estetica non sempre riuscita. Aspettando la ripiantumazione del viale e la posa di qualche panchina i pellegrini sono deviati sulla collina per risparmiare loro la vista del degrado architettonico ben visibile agli automobilisti che escono dall’autostrada.
Lungo la Via Francigena – Arco d’accesso alle Ferriere Gervasone e il convitto omonimo – Foto di Gian Mario Navillod.
Il tracciato ufficiale della Via Francigena segue il Ru de la Plaine, la variante passa sotto il Grand Hôtel Billia, costruito in due anni, ai piedi del Casinò e a fianco della Parrocchiale dove in affresco cinquecentesco si vedono i soldati romani che giocano a dadi la veste di Cristo.
Lungo la Via Francigena – Le guglie del Grand Hôtel Billia – Foto di Gian Mario Navillod.
Lungo la via principale di Saint-Vincent fanno capolino due curiose testine, gli storici le definiscono apotropaiche. A me fanno pensare a grossolani ritratti?
Lungo la Via Francigena – Testine apotropaiche o ritratti grossolani? – Foto di Gian Mario Navillod.
Lungo il cammino si incontrano diverse statue in legno, una delle più suggestive si trova davanti al B&B Maison Chenal e rappresenta un pellegrino a grandezza naturale.
Lungo la Via Francigena – Il pellegrino di Maison Chenal – Foto di Gian Mario Navillod.
Lungo la Via Francigena – Il forte di Bard – Foto di Gian Mario Navillod.
Si cammina sull’asfalto per l’80% dell’itinerario. Punti di forza: la Cooperativa La Kiuva, i ponti sulla Dora Baltea, i borghi di Bard e Donnas, la Strada Romana delle Gallie.
Lungo la Via Francigena – Il castello di Verrès visto dal Priorato di Saint-Gilles – Foto di Gian Mario Navillod.
Si cammina sull’asfalto per circa la metà dell’itinerario. Punti di forza: il glicine monumentale di Berriaz, l’Atelier di Chantal Godioz, il priorato di Saint-Gilles, la parrocchiale di San Martino di Arnad.
Le prima menzione di attività siderurgica a Châtillon deriva da un conto della castellania di Lanzo del 1346 conservato all’archivio di Stato di Torino. In quell’anno il magister Hugoninus de Castellione fabbricò alcuni sclopeti (degli schioppi, piccoli cannoni del peso di 60 libbre, circa 20 kg) per la marchesa del Monferrato e il castello di Lanzo(1)Maria Vassallo, Châtillon in età moderna, Le Château edizioni, Aosta, 2001, ISBN 88-87214-80-8, pag. 127.
Lungo la Via Francigena – Le guglie del Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent – Foto di Gian Mario Navillod.
Il 22 aprile 1906 venne redatto l’atto costitutivo della società per la costruzione del Grand Hôtel Billia con una capitale sociale di 650’000 lire ripartiti in 62 azioni. I 21 azionisti della costituenda società festeggiarono l’evento con banchetto all’Hôtel de Rome alla presenza dell’intero consiglio comunale di Saint-Vincent(1)Le Mont-Blanc del 4/05/1906, pag. 3 versioni digitale disponibile qui: http://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/GiornaliRiviste/Le%20Mont%20Blanc/1906-05-04_Le_Mont_Blanc/index.html#3/z.
Il giornale Le Mont-Blanc scrisse che il conte Ettore Passerin d’Entrèves, a nome di Châtillon, si rallegrò per la crescente prosperità di Saint-Vincent. Nessuno dubitò che tali nobili sentimenti non fossero condivisi da tutti i concittadini da lui rappresentati.
Il Grand Hôtel venne inaugurato il 5 giugno 1908(2)Marco Cuaz, Paolo Momigliano Levi, Elio Riccarand, Cronologia della Valle d’Aosta 1848-2000, ed. Stylos, Aosta 2003.
Il Signor Bordon rag. Maurizio, presidente della Società Cervino Autotrasporti filovia, così scriveva al giornale Le Mont Blanc di Aosta(1)Le Mont Blanc, Aosta, 29/07/1921, pag. 1 – copia digitale disponibile qui http://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/GiornaliRiviste/Le%20Mont%20Blanc/1921-07-29_Le_Mont_Blanc/index.html#1/z: “Vorrete pubblicare nel vostro giornale Mont-Blanc della settimana prossima la seguente risposta a chi scrive sul vostro giornale di questa settimana da St. Vincent riguardo al “tram elettrico”.
Lungo la Via Francigena – L’arco di Augusto di Aosta – Foto di Gian Mario Navillod.
Si cammina sull’asfalto per più della metà dell’itinerario. Punti di forza: Aosta romana e Aosta medievale, il castello di Quart, la casa forte di Povil e il castello di Nus. Punti di debolezza: concimaie e raccolte in bella vista di ciò che può sempre servire.