È stato bello sentire raccontare da don Paolo Papone, parroco di Valtournenche, del primo intervento di soccorso alpino di cui si abbia notizia, un soccorso in valanga nella valle del Gran San Bernardo nella prima metà del XII secolo.
Valanga sulla strada per il Rifugio Prarayer di Bionaz – Foto di Gian Mario Navillod.
Alla vigilia della reintroduzione delle misure metriche nel Ducato di Aosta(1)Le misure metriche furono introdotte con legge del 2 novembre 1801 in tutta la Francia e la Valle d’Aosta dall’11 settembre 1801 all’11 aprile 1814 fece parte del Dipartimento della Dora del Primo Impero francese il Canonico Georges Carrel pubblicò un interessante opuscolo intitolato Lettres à ma soeur sur l’introduction des mesures métriques dans le duché d’Aoste(2)Georges Carrel, Lettres à ma soeur sur l’introduction des mesures métriques dans le duché d’Aoste, Imprimerie Damien Lyboz, Aoste, 1850, versione digitale disponibile qui (lettere a mia sorella sull’introduzione delle misure metriche nel ducato di Aosta), nel quale sotto forma di epistolario indirizzato alla sorella spiegava le origini del nuovo sistema e le tecniche di conversione per passare dal vecchio sistema di misura a quello nuovo.
Le misure metriche furono introdotte con legge del 2 novembre 1801 in tutta la Francia e la Valle d’Aosta dall’11 settembre 1801 all’11 aprile 1814 fece parte del Dipartimento della Dora del Primo Impero francese
Georges Carrel, Lettres à ma soeur sur l’introduction des mesures métriques dans le duché d’Aoste, Imprimerie Damien Lyboz, Aoste, 1850, versione digitale disponibile qui
Ricordo un viaggio notturno nel 1978 dalla Valle d’Aosta a Torino per vedere la Sacra Sindone e la ferma opinione della mia cattolicissima zia che errori della datazione con il carbonio 14 erano possibili e dovuti o all’incendio del 1500 o alla resurrezione di Cristo. La fede non si discute. Continua la lettura di La Sacra Sindone→
André Ferré, Contes Légendes et Paysages du Val d’Aoste, Imprimerie Valdôtaine, Aoste, 1953, pag. 31.
Un tempo, in un’età lontana, il torrente Moline, che divide in due i villaggi di Pontey, nutriva della sua frescura una magnifica porzione del territorio comunale. Dove si vede oggi un glair(1)Vasta distesa di sabbia e di ghiaia, frutto di inondazioni, fortunatamente già ricoperto da un bosco, una splendida distesa di vigne, che producevano il dolce cru del prié(2)Uva bianca comune in Valle d’Aosta copriva con le sue pergole dorate il suolo, cullata dalla melodia limpida e ridente delle acque del vallone Guiabiou(3)Guiabiou: indemoniato [NdT] che scorrevano verso la Dora.
San Grato. Cappella di San Grato a Macognaz, affresco di F. Curta eseguito nel 1878 – Foto di Gian Mario Navillod.
San Grato patrono di Aosta e della diocesi è generalmente raffigurato con la mitra vescovile sul capo e la testa di Giovanni Battista tra le mani. Continua la lettura di San Grato→
“ALT PER TUTTI! – CONTROLLO – TAGLIO CAPELLI” Era il cartello che il colonnello Giorgio Boccacci, capo di Stato Maggiore della IV armata aveva fatto affiggere nel territorio del suo Corpo d’Armata spazzato via dall’offensiva di Caporetto. Continua la lettura di Alt per tutti!→
La tomba barbarica di Pontey, sullo sfondo il Castello Gamba di Châtillon – Foto di Gian Mario Navillod.
L’arca del diavolo di Pontey è una tomba lunga due metri e larga circa 110 cm scavata nella roccia per una profondità di circa 70 cm. L’asse maggiore è orientato in direzione est-ovest ed il fondo è inclinato verso est di circa 10 gradi. Continua la lettura di L’arca del diavolo di Pontey→
L’entrata della grotta alta un sito di estrazione delle macine della Valmeriana – Foto di Gian Mario Navillod.
Quando cammino tra i boschi della Valmeriana lo faccio accompagnato dal ricordo dell’ultimo druido che durante il Tour delle Macine accoglieva i turisti con spirito, al trono dei bacili detto anche il sasso del divano, raccontando di un’antica religione descritta da Mario Catalano nel libro “Santuario astronomico delle ruote cosmiche in Val Mariana”. Continua la lettura di Un paese buio e senza sole→