Covid-19 in Valle d’Aosta

Ultima neve al Lago di Lod di Chamois - Foto di Gian Mario Navillod.
Ultima neve al Lago di Lod di Chamois – Festeggeremo qui se fermeremo Covid-19 ad aprile – Foto di Gian Mario Navillod.

La mia mamma ama la genealogia quanto Andrea Camilleri amava il mare. Per me è l’esatto contrario, amo la genealogia quanto Andrea Camilleri amava la montagna. In Esercizi di memoria il grande scrittore ricorda che cinque persone in pensione completa per venti giorni nel suo albergo di montagna pagarono esattamente la metà di quanto gli venne chiesto per il suo consumo di grappa, l’unica cura che aveva trovato per la sua allergia alla montagna((Andrea Camilleri, Esercizi di memoria, ed. Rizzoli, ISBN 8817096911, versione digitale disponibile qui: https://books.google.it/books?id=DL01DwAAQBAJ&lpg=PT153&ots=butvK5wHTC&dq=andrea%20camilleri%20grappa&hl=it&pg=PT153#v=onepage&q=andrea%20camilleri%20grappa&f=false)).

Lago di Charey al disgelo - 26 maggio 2018 - Foto di Gian Mario Navillod.
Lago di Charey al disgelo – Festeggeremo qui se fermeremo Covid-19 a maggio – Foto di Gian Mario Navillod.

Ma quando in Valle d’Aosta si incominciano a contare i morti della Covid-19, anche la passione genealogica della nonna Grazia ritorna utile. Ricordo che la mia mamma nell’enumerare i parenti vivi, quelli defunti ed i relativi rapporti genealogici mi parlava di una parente morta per la spagnola, la pandemia influenzale che tra il 1918 e il 1920  provocò in Valle d’Aosta la morte di quasi 1300 persone su una popolazione che ne contava circa 80’000. Un numero molto vicino ai 1500((Tersilla Gatto Chanou, Alessandro Celi, Storia insolita della Valle d’Aosta, Newton & Compton editori, Roma, 2004, ISBN 88-8289-949-7, pag. 378)) morti valdostani nella prima guerra mondiale.

Disgelo al Lago Falinère di Chamois - Foto di Gian Mario Navillod.
Disgelo al Lago Falinère di Chamois – Festeggeremo qui se fermeremo Covid-19 a giugno – Foto di Gian Mario Navillod.

Le due pandemie hanno al momento una mortalità simile, vicino al 2 per cento. La grande differenza è che circa la metà delle vittime della spagnola aveva un’età compresa tra i 20 e i 40 anni((https://it.wikipedia.org/wiki/Influenza_spagnola)) mentre più della metà delle vittime di Covid-19 è ultraottantenne((https://it.wikipedia.org/wiki/COVID-19#Statistiche_sulla_gravit%C3%A0)).

Il massiccio del Monte Rosa dal Col di Nana (Chamois) - Foto di Gian Mario Navillod.
Il massiccio del Monte Rosa dal Col di Nana (Chamois) – Foto di Gian Mario Navillod.

Ci possiamo rassegnare, lasciare che l’influenza infetti tutti e si porti via anzitempo i nostri vecchi oppure ci si può battere come hanno fatto i cinesi e sconfiggere la pandemia.

Intervista ad Attilio Ducly il decano dei maestri di sci di Chamois - 11 settembre 2017 - Foto di Gian Mario Navillod.
Attilio Ducly il decano dei maestri di sci di Chamois – Foto di Gian Mario Navillod.

Per fermare il contagio è sufficiente il buonsenso: il virus passa da una persona all’altra, nessun contatto, nessun passaggio del virus. Si può fare la spesa una volta la settimana anziché tutti i giorni, si può chiacchierare con amici e parenti con il cellulare o con il computer. Passerà.

Lago Tzan/Cian/Tsan a Torgnon - Foto di Gian Mario Navillod.
Guida ambientale al Lago Tzan/Cian/Tsan a Torgnon – Foto di Gian Mario Navillod.

Abbiamo fermato l’Italia per farla passare, le guide ambientali  professioniste hanno perso il lavoro: nessuna gita, nessuno stipendio; baristi, camerieri, muratori, saldatori: tutti a casa, se fortunati in cassa integrazione, se sfortunati senza stipendio.

Gian Mario ed Eric Navillod sulla vetta del Gran Paradiso.
Gian Mario ed Eric Navillod sulla vetta del Gran Paradiso.

Per amore dei nostri vecchi, per rispetto di chi ha perso il lavoro,  tutti a casa. Sarà bellissimo ricominciare.

Ciaspolata a Chamois, dove si vive senza auto, da sempre. – Foto di Gian Mario Navillod.