Lavar le balle al toro

Lavar le balle al toro1, secondo il racconto di Albino Imperial, doveva essere fatto il 2 di agosto dal lapaboura, il più giovane lavoratore dell’alpeggio.

Ecco come lo ricorda Bino, lapaboura all’età di 10 anni, nel 1954 nell’alpeggio di Chacard sopra Aosta.

“(Bino visto che non lo hai fatto prima, almeno il giorno della desarpa dovresti lavare le “balle” al toro); me lo dissero più che altro per provocarmi ma io, sull’onda dell’entusiasmo di quei giorni, accettai l’impegno” 2

“Feci intiepidire sul fuoco un secchio d’acqua e andai verso la stalla con il secchio e uno straccetto in mano deciso a rispettare i patti. Mi misi dietro al toro al quale feci una carezza sul dorso per entrare in contatto, poi, tenendomi ad una certa distanza, per evitare eventuali contraccolpi, iniziai l’operazione: con delicatezza passai lo straccetto intinto nell’acqua tiepida sui suoi testicoli senza ricevere nessun segnale particolare dall’interessato che si spostò comunque un po’ più di fianco e si limitò a guardarmi come a dire: che stai facendo? Mien e Berto che mi avevano seguito a distanza per vedere la scena annuirono soddisfatti con la testa: la missione era finalmente conclusa!”3

Che ne è stato di Bino?

Si è laureato in fisica ed ha collaborato con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, è stato ricercatore all’università di Ginevra e docente all’Università della Valle d’Aosta.

Tratto da: Albino Impérial, Lapaboura quell’estate in alpeggio a dieci anni, Tipografia Duc, 2014, Saint-Christophe, ISBN 978-88-87677-67-6

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