Vaccinium myrtillus

Nome italiano: Mirtillo, mirtillo nero
Nome scientifico: Vaccinium myrtillus

Descrizione e curiosità:

Fiore di mirtillo (Vaccinium myrtillus) - Foto di Gian Mario Navillod.
Fiore di mirtillo (Vaccinium myrtillus) – Foto di Gian Mario Navillod.

Frutto di mirtillo (Vaccinium myrtillus) - Foto di Gian Mario Navillod.
Frutto di mirtillo (Vaccinium myrtillus) – Foto di Gian Mario Navillod.

Il mirtillo è comune in Valle d’Aosta dai 1200 m fino ai 2200 metri di quota. Predilige i terreni acidi e il sottobosco di aghifoglie.

È una pianta perenne alta da 10 a 40 cm che fiorisce da giugno a luglio. I fiori sono di colore rosa tenue, quasi biancastro. A maturazione avvenuta la bacca è di colore blu o viola molto scuro.

Le foglie raccolte in estate sono diuretiche e disinfettanti dell’apparato urinario. I frutti sono antidiarroici ed efficaci in caso di abbassamento della vista.

Dove si trova il mirtillo

Ascensione al Grand Tournalin, il villaggio di Cheneil, il villaggio di Promindoz.

Curiosità

Nella seconda metà del XX secolo in Valle d’Aosta si preparava ancora in casa il vino di mirtillo, ecco come lo ricorda l’etnobotanica Fiorenza Cout: “In estate c’era sempre un mastello, in cantina, dove si aggiungevano, di volta in volta, per un periodo di otto-dieci giorni i piccoli frutti neri che si raccoglievano in montagna e poi si seguiva la prassi della vinificazione dell’uva. Si dovevano schiacciare i mirtilli con le mani, che diventavano nere e quel colore impregnava la pelle per giorni e giorni, e quando iniziavano a fermentare con una paletta di legno si rimestavano due o tre volte al giorno. Terminata la fermentazione si filtrava il tutto e si metteva il liquide ottenuto nelle bottiglie, avendo cura di non riempirle fino all’orlo“.

Bibliografia

Fiorenza Cout, Passeggiate di etnobotanica, piante e fiori dell’arco alpino, Musumeci Editore, Saint-Christophe 2016, ISBN 978-88-7032-931-5 (928), pag. 88-89.
Aldo Poletti, Fiori e piante medicinali, ed. Musumeci, Quart (AO) 2004
Maria Teresa Della Beffa, Fiori di montagna, Istituto Geografico De Agostini, Novara 1998

PAGINA DEL 28.10.2006 – ULTIMO AGGIORNAMENTO 10.01.2017