Come resistere dopo la nevicata inaspettata di metà novembre al richiamo del comune di Chamois, il più alto della Valle d’Aosta, dove gli abitanti hanno scelto di vivere senza auto?
Tutti i 21 itinerari per le ciaspole di Chamois sono percorribili. Per il miglior fotografo del mondo in partenza da Milano e diretto a Chamois oggi ho battuto l’itinerario del Gran Tour del Lago di Lod aggiungendo una puntatina all’Alpe Novalles.
Gli amici di Greta raggiungono la partenza della funivia con il bus autostradale che parte da Lampugnano, per chi preferisce salire in auto il parcheggio della funivia è gratuito e sgombro da neve.
In paese si incontrano mucchi di neve come non se ne vedevano da anni a novembre.
La cascata di Cort scroscia allegra tra la neve polverosa, tra qualche settimana che il gelo invernale la trasformerà in un ricamo di ghiaccio. Silenziosissimo.
Anche al Lago di Lod è arrivata la raccolta differenziata, la neve arriva al ginocchio ed ha coperto alcuni cestini colorati con i cappelli bianchi degli gnomi albini.
Nel bosco i rami flessibile dei pini mughi si sono piegati sotto il peso della neve. Anche quelli degli abeti puntano verso terra. Con i primi raggi di sole si scrolleranno di dosso l’ospite ingombrante.
Le bandierine colorate del Rifugio L’Ermitage segnalano il ritorno alla civiltà. Pochi minuti di discesa e si ritorna in paese. Negli occhi lo scintillio dei cristalli di neve, nel cuore il camoscio curioso che mi ha osservato a lungo prima di entrare nel bosco.