Oggi a Chamois splendeva il sole e soffiava un vento forte che scuoteva i rami ancora spogli dei larici.
Sono salito a controllare le condizioni della neve per i gentili ospiti dell’Hotel Maison Cly che questo fine settimana passeggeranno in compagnia della mia guida ambientale di fiducia: André Navillod.
Si può ancora raggiungere il lago di Lod con le ciaspole passando all’envers.
Chi preferisce salire senza ciaspole può farlo lungo la direttissima.
L’Alpe Foresus è ancora completamente circondata dalla neve.
Sulla strada lungo il Ru Novalles invece si cominciano a vedere i primi tratti scoperti e sul terreno ancora brullo spiccano i fiori gialli del farfaro.
Il lago di Lod è ancora coperto di neve ma in alcuni punti comincia ad affiorare un poco d’acqua, ancora un poco di pazienza e rivedremo l’azzurro intenso del lago bordato dalle ultime lingue di neve.
Dal belvedere al Rifugio L’Ermitage occorre togliere le ciaspole per un centinaio di metri, poi del rifugio fino in paese se può fare a meno.
Domenica sera le funivie di Chamois faranno una corsa straordinaria a mezzanotte: un’ottima scusa per salire a Chamois e dopo cena far quattro passi fino al Belvedere di Copetou.
I più fortunati vedranno il Cervino illuminato dalla luna piena, tutti gli altri godranno dell’emozione di passeggiare di notte nel bosco, a Chamois, l’unico comune in Italia dove non ci sono auto.