Il 12 settembre 1867 una spedizione di sei persone partiva dal Giomein alla volta del Cervino. Ne facevano parte Félicité Carrel, allora diciottenne e suo padre Jean-Jacques, cacciatore di camosci. L’indomani arrivarono senza incontrare grandi difficoltà ai piedi dell’ultimo mammellone, circa 100 metri sotto la vetta dove si trova una specie di colle battezzato dal Sig. Leighton Jordan Col Félicité.
Il Canonico Georges Carrel chiese a Félicité cosa pensasse del Monte Cervino, lei rispose che era meno difficile di quanto credesse ma che chi non osa tuffare il proprio sguardo negli abissi senza fondo senza battere ciglio non ci deve andare.
Georges Carrel, La Vallée de Valtournenche en 1867, pubblicata sul bollettino del CAI n. 12 del primo semestre 1868, a pag. 15. versione digitale annotata con traduzione italiana a fronte disponibile a questo indirizzo: http://tapazovaldoten.altervista.org/non_tutti_sanno_che/guide-carrel/guide-carrel.pdf (circa 30 MB)