Il campanile di Antey

Feritoria al secondo piano del campanile di Antey (1186) - Foto di Gian Mario Navillod.
Feritoria al secondo piano del campanile di Antey (1186) – Foto di Gian Mario Navillod.

La torre campanaria della parrocchiale di Antey1 presenta delle caratteristiche insolite che colpiscono l’occhio attento: ha due feritoie sul lato ovest, orientate verso il borgo, e una porta al piano terreno, dove la strada principale che attraversa il centro storico di Antey curva bruscamente verso Nord.

Porte d'accesso al piano terreno del campanile di Antey (1186) - Foto di Gian Mario Navillod.
Porte d’accesso al piano terreno del campanile di Antey (1186) – Foto di Gian Mario Navillod.

Nelle tavole allegate al progetto di restauro dell’architetto Carlo Navillod non risulta un’apertura, anche murata, che a livello del piano terreno avrebbe potuto dare accesso alla domus fortis di Antey. Sembrerebbe quindi che l’ingresso nel castello di Antey non avvenisse attraverso una torre come nel castello di Fenis.

Le analisi dendrocronologiche2 indicano come data di costruzione della parte inferiore della torre il 1186. Al piano terreno si trova un locale  coperto da volta a botte al quale si accede da un’unica grande porta che si apre sul borgo.

Porte d'accesso al primo piano del campanile di Antey (1186) - Foto di Gian Mario Navillod.
Porte d’accesso al primo piano del campanile di Antey (1186) – Foto di Gian Mario Navillod.

Sopra di esso, al primo piano, si trova un secondo locale coperto da un’altra volta a botte, con una feritoia che guarda verso il borgo; vi si accede da una piccola porta sul lato est, di fronte all’entrata della chiesa.

Porte d'accesso al secondo piano del campanile di Antey - Foto di Gian Mario Navillod.
Porte d’accesso al secondo piano del campanile di Antey – Foto di Gian Mario Navillod.

Dal secondo piano in su non vi sono più volte in pietra ma semplici solai in legno; si entra nel corpo della torre da una porta sul lato sud. Nella parte bassa è stata aperta una seconda feritoia verso il borgo.

Generalmente le feritoie sono indirizzate verso il lato più esposto agli attacchi nemici, è possibile che quando venne edificata la torre il borgo di Antey, descritto in un atto del 1404 come cinto da mura e protetto da un fossato3  non esistesse ancora?

Di solito alle  torri di difesa non si accede dal piano terreno, troppo esposto agli attacchi nemici, ma da piccole porte al piano primo o al secondo. La grande porta verso il borgo è forse nata con la torre, per fornire un comodo accesso al locale dove poteva venir esatto il pedaggio di Antey?

Il legno impiegato nella sopraelevazione della torre è stato tagliato nell’inverno 1521-1522; il nuovo campanile era appena finito quando il vescovo di Aosta vietò ai fedeli della sua diocesi di ascoltare i predicatori protestanti. Il divieto ottenne scarsi risultati, soprattutto nella Valtournenche, dove qualche anno dopo gli abitanti di Antey e Torgnon dovettero recarsi ad Aosta ad abiurare la fede protestante innanzi all’autorità ecclesiastica.

  1. Ronc Maria Cristina et al., La valle del Cervino, Torino, Centro Documentazione Alpina, 1990, p. 141-143[]
  2. Jean-Pierre HURNI – Bertrand YERLY “Réf. LRD20/R7897”[]
  3. Item quarta pars prati nundinarum siti in pede dicti burgi propre murum claustri burgi seu fossale” in Alessandro Liviero, Enrico Tognan, C’era una volta, nel Medio Evo, il borgo di Antey-Saint-André, Lo Coucou, dicembre 1998, n. 10, p. 40 – versione digitale disponibile qui[]