In un articolo del 1944 il notaio Emilio Chanoux affrontava il problema, già sentito allora, dell’eccessiva frammentazione della proprietà nelle case rurali. Ritenendo che non fosse sano, né per il corpo né per lo spirito, che più famiglie vivessero in promiscuità sotto lo stesso tetto indicava tre obiettivi da raggiungere: 1) un sistema di credito che permettesse ad ogni nuova famiglia di avere una propria casa; 2) un piano regolatore per ogni villaggio per “impedire brutture architettoniche” e costruzioni contrarie all’igiene e all’economia; 3) “Le vecchie case devono potersi espropriare, se non più abitabili, in modo da essere ringiovanite”.
Se il notaio Chanoux ha utilizzato il termine espropriare non l’ha fatto di certo a sproposito, aveva ben chiaro il significato giuridico del termine e sapeva che era la sola soluzione per impedire che il capriccio di uno dei proprietari impedisse, allora, i lavori di adeguamento igienico sanitario e oggi la conservazione del patrimonio architettonico giunto fino a noi attraverso i secoli.
Quando vi sono 5, 10, 15 comproprietari di una splendida casa giunta fino a noi dal medievo e il tetto comincia a perdere o si provvede ai lavori di manutenzione della copertura o in capo a pochi anni questa crollerà con danno non solo dei comproprietari ma anche dell’intera comunità . E se qualcuno si impunta dicendo “tio po fua en seu, lésa maqué qui alissé giu” “non tiro fuori un soldo (per rifare il tetto), lascia pure che crolli” è forse il caso di riflettere sulla soluzione proposta da Chanoux.
Articolo firmato C. in Augusta Praetoria, Problemi nostri: il villaggio, primo marzo 1944 citato in: Paolo Momigliano Levi, Emile Chanoux, Emile Chanoux écrits, Institut Historique de la Résistence en Vallée d’Aoste, Aosta 1994, pag. 665. Copia digitale disponibile a questo indirizzo: https://www.fondchanoux.org/wp-content/uploads/2018/09/chanoux-articles.pdf (URL consultato il 28.03.2021)
Claudine Remacle, Danilo Marco, Architettura in legno in Valle d’Aosta, Regione Autonoma Valle d’Aosta, Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali, Tipografia Duc, Saint-Christophe (AO), 2014, ISBN 978-88-87677-68-3
Post del 13.05.2014 ultimo aggiornamento 28.03.2021