Ru de Lies/Liex

Monte Cervino visto dal Ru de Lies/Liex - Foto di Gian Mario Navillod.
Monte Cervino visto dal Ru de Lies/Liex – Foto di Gian Mario Navillod.

Il ru de Lies è per antonomasia la passeggiata di Antey. Non appena la neve si scioglie e spuntano tra il verde i primi fiori si danno appuntamento lungo questa sterrata coppie con il passeggino, signori con il cane, bimbi con la bicicletta e anche qualche signore in sedia a rotelle sul tratto appositamente attrezzato.

Si cammina tra i boschi e pascoli lontano dalle auto, seguendo la pista costruita sopra il Ru de Lies/Liex che scorre intubato fino al villaggio omonimo. Chi come me è nato prima del 1970 ricorda ancora come era piacevole seguire le acque del ru che allora scorrevano a cielo aperto, trattenute solo da un argine di terra.

Nel medioevo il ru proseguiva almeno fino a Saint-Vincent portando le acque dei ghiacciai del Cervino alle terre aride del fondovalle. Il canale era sostenute da imponenti archi e da massicci muri a secco che ancora oggi si vedono sospesi sul fondovalle all’altezza di Covalou.

Accesso

Dall’uscita autostradale di Châtillon-Saint-Vincent seguire le indicazioni per Cervinia e risalire la valle lungo la strada regionale 46. Parcheggiare dietro l’ufficio informazioni turistiche di Antey.
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Solo andata: 0h40
Lunghezza itinerario:  2.5 km
Quota parcheggio:  1025 m
Quota scarico 1000 m
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Dislivello:  irrilevante
In bici: consigliato
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Descrizione

Dopo aver parcheggiato l’auto nella piazzale dell’ufficio informazioni turistiche ci si dirige verso il Cervino passando davanti alle vetrine della Cooperativa del Marmore dove è possibile acquistare i prodotti tipici della valle. Si attraversa il ponte sul torrente Marmore poi si prende subito a destra lungo la strada sterrata contrassegnata dal cartello pista per disabili. Giunti all’altezza dell’ufficio informazioni turistiche che si trova al di là del torrente Marmore alzando lo sguardo si possono vedere le rovine del canale irriguo Ru del Pan Perdu costruito nel medioevo.

Poco più avanti, prima del ponte che attraversa il torrente che scende da La Magdeleine, si vede il villaggio di Grand-Moulin dove fino a metà del 1900 esercitava l’ultimo fabbro di Antey. Nel nucleo abitato vi è ancora il vecchio mulino con le macine e le tramogge originali mentre il grenier che vi sorgeva a fianco ha traslocato altrove a cavallo del millennio.

Subito dopo l’incrocio con il sentiero detto La Poyà che da Ruvère porta alla Chiesa si passa a fianco di una fontanella di acqua non controllata per il consumo umano alla quale è possibile riempire le borracce. La fontana di acqua controllata si trova poche decine di metri più in basso, sul bordo della strada regionale.

All’inizio del boschetto, a circa 500 m dalla partenza, un sentiero scende ripido a destra, porta all’ufficio postale e passa alle spalle di una casa cinquecentesca con delle pregevoli finestre in pietra lavorata. Il suo trave di colmo sostituito durante i lavori di ristrutturazione portava incisa la data 1533.

Masso con incisioni rupestri lungo il Ru de Lies/Liex - Foto di Gian Mario Navillod.
Masso con incisioni rupestri lungo il Ru de Lies/Liex – Foto di Gian Mario Navillod.

Si prosegue in piano, all’ombra della latifoglie. Alla fine del rettilineo, all’interno della grande curva, vi sono delle panche e un tavolo in legno. Il masso che è stato posato vicino a questa area di sosta è stato inciso a coltello da un pastorello nella prima metà del 1900. Le iniziali M N sono quelle Mario Navillod eletto sindaco del comune di Antey nel 1956.

Incisione rupestre lungo il Ru de Lies/Liex - Foto di Gian Mario Navillod.
Incisione rupestre lungo il Ru de Lies/Liex – Foto di Gian Mario Navillod.

All’uscita del bosco appare il Monte Barbeston (2482 m) che separa la Comunità Montana Monte Cervino dal Parco Regionale del Monte Avic. In questo parco ricco di laghi e torbiere si trova il più grande lago naturale della Valle d’Aosta.

Area picnic lungo il Ru de Lies/Liex - Foto di Gian Mario Navillod.
Area picnic lungo il Ru de Lies/Liex – Foto di Gian Mario Navillod.

All’incrocio con la strada che porta da Sounère al Petit-Antey si continua dritti, e poco più avanti è stata attrezzata un’area pic-nic gratuita con una fontanella di acqua potabile, alcune griglie per cucinare e una mezza dozzina di tavoli. Il posto è tranquillo e panoramico: a ponente si vedono i villaggi di Cerian, Epaillon e Villettaz; in alto, vicino alla Becca d’Avert (2469 m), la chiesa di Torgnon, sulla destra la chiesetta di Navillod; nelle giornate limpide, a nord, tra le montagne ed il cielo, il puntino bianco della cappella di Gilliarey.

Sentiero lungo il Ru de Lies/Liex - Foto di Gian Mario Navillod.
Sentiero lungo il Ru de Lies/Liex – Foto di Gian Mario Navillod.

Proseguendo lungo la sterrata si passa a monte delle case della frazione Sounère, in alto a destra si staglia contro l’azzurro del cielo l’antecima e la cima del Mont Meabé (2617 m). Poco più avanti la sterrata piega in basso e raggiunge la strada comunale di Liex (Lies). Si continua in piano lungo la pista forestale che si restringe gradatamente fino a diventare un viottolo. A monte del villaggio si incrocia il sentiero che dalla microcentrale idroelettrica di Antey sale al villaggio di Lies e poi a Promiod. Qualche decina di metri più avanti, dove finiscono le tubazioni del ru, inizia un altro sentiero che entra nel bosco di protezione di Lies.

Per raggiungere i primi tratti del Ru du Pan perdu di Châtillon occorre proseguire in piano fino in fondo ai terrazzamenti e, non appena si entra nel bosco, salire per pochi minuti fino ad individuare il muro di sostegno con le lastre di pietra posate di coltello che rivestivano l’argine interno del canale medievale

Curiosità

La prima versione di questo testo è stata pubblicata sul notiziario della Biblioteca Comunale di Antey nell’inverno del 2000. I gestori della Cooperativa del Marmore non sono cambiati, a distanza di anni il loro locale è ancora un punto di riferimento per qualità e cortesia.

L’ipotesi formulata da Giovanni Vauterin nel suo testo dedicato ai ru della Valle d’Aosta è corretta: il Ru de Lies è effettivamente il primo tratto del Ru du Pan Perdu di Châtillon. Come risulta dalle mappe catastali il ru captava le acque dalla Gran Fontana e del torrente Marmore più o meno dove ai giorni nostri si trova il dissabbiatore. Nella seconda metà del 1900 le acque della Gran Fontana sono state raccolte ed immesse nell’acquedotto intercomunale che arriva fino a Saint-Vincent. Nel Ru de Lies/Liex si riversano solo più le acque della Piccola Fontana e la presa sul torrente Marmore non viene più utilizzata.

Dissabbiatore del Ru de Lies/Liex - Foto di Gian Mario Navillod.
Dissabbiatore del Ru de Lies/Liex – Foto di Gian Mario Navillod.

La presa ed il dissabbiatore

Chi desidera raggiungere l’opera di presa ed il dissabbiatore del ru de Lies/Lies ci può arrivare con poca fatica: al ponte sul torrente Marmore anziché girare a destra lungo la sterrata si gira a sinistra e dopo aver attraversato tutta la piazza del mercato si trova il dissabbiatore posto all’estremità nord del piazzale. Risalendo il corso del torrente lungo la sterrata che mano a mano si restringe si raggiunge in pochi minuti l’opera di presa abbandonata sul torrente Marmore.

Presa dismessa sul torrente Marmore del Ru de Lies/Liex - Foto di Gian Mario Navillod.
Presa dismessa sul torrente Marmore del Ru de Lies/Liex – Foto di Gian Mario Navillod.

Corsi e ricorsi storici: Liex, Lies o Liesse?

Con deliberazione del 4 dicembre 1939 il podestà provvedeva alla “riduzione in forma italiana delle denominazione delle frazioni” e Liex diventava Lies. Con il nuovo millennio è stato deciso di riportare la toponomastica indietro di sessant’anni e Lies è ridiventato Liex. Sulla carta tecnica regionale il toponimo risulta Liesse, a catasto Lies. Come pronunciano il nome di questo villaggio i suoi abitanti? In italiano Lies, in francese Liès.

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Testo originale del 24.08.2000 ultimo aggiornamento 7.12.2020