Nel 1857 Leone Tolstoj, l’autore di Guerra e Pace, attraversò la Valle d’Aosta diretto in Svizzera. Aveva allora 29 anni, in soli quattro giorni percorse la Valle d’Aosta da Pont Saint Martin al colle del Gran San Bernardo con un unico cruccio: nessuna compagnia femminile!
Arrivò a Pont Saint Martin il 17 giugno verso sera accompagnato da Vladimir Botkin, vi passò la notte e il giorno dopo salì a dorso di mulo fino a Gressoney dove pareva vi fossero delle bellezze. Passò per Perloz e fu accompagnato da un’allegra guida tedesca (è possibile che si trattasse di un valdostano di lingua Walser. NdR). A Gressoney incontrò una serva gigantesca, le diede 5 franchi e l’aspettò inutilmente fino a mezzanotte. Annotò poi nel suo diario “pare che non sia una p.”.
Il 19 giugno scrisse due pagine de “I cosacchi” e salì fino a Gressoney La Trinité.
Il 20 giugno partì alle sei del mattino diretto a Chambave. Salì al Colle Ranzola dove una targa ricorda il suo passaggio, incontrò “un bel ragazzo che canta” e un padrino e una madrina di battesimo. Scese a Brusson attraversò il Colle di Joux e arrivò a Saint Vincent dove oltre alle acque minerali e al Casinò annotò la presenza di una “tabaccaia bellina”. In serata raggiunse Chambave dove dormì.
Domenica 21 giugno non avendo trovato posto sulla diligenza raggiunse Aosta su di un carro scoperto. Prese un bagno, visitò le antichità romane poi proseguì verso Saint Rhémy dove quel giorno in un fienile si ballava. Raggiunse l’Ospizio del Gran San Bernardo in serata dove gustò un’ottima cena; fuori dalle sue mura accoglienti regnavano nebbia e freddo.
Piero Cazzola e AA.VV., Les Voyageurs étrangers et le Val d’Aoste, Centro Interuniversitario di Ricerche sul Viaggio in Italia, Edizioni Slatkine, 1983