Bivacco Cian-Tzan invernale

Sentiero per il Bivacco Tzan il 21 dicembre - Foto di Gian Mario Navillod.
Sentiero per il Bivacco Tzan il 21 dicembre – Foto di Gian Mario Navillod.

Cappella di Châtelard a Torgnon - Foto di Gian Mario Navillod.
Cappella di Châtelard a Torgnon – Foto di Gian Mario Navillod.
Mont Meabé e Alpe Châtelard a Torgnon - Foto di Gian Mario Navillod.
Mont Meabé e Alpe Châtelard a Torgnon – Foto di Gian Mario Navillod.
Punta Cian-Tzan-Tsan il 21 dicembre - Foto di Gian Mario Navillod.
Punta Cian-Tzan-Tsan il 21 dicembre – Foto di Gian Mario Navillod.

Cosa fare il 21 dicembre, nel solstizio invernale, se c’è poca neve nella Valle del Cervino? Ho approfittato della chiusura della pista di fondo di Torgnon ed ho fatto quattro passi fino al Rifugio Cian/Tzan.

La strada per Etirol era ancora chiusa per il pericolo di caduta massi perciò sono salito fino al villaggio di Chaté dovo ho parcheggiato l’auto ed ho proseguito verso la cappella di Châtelard (costruita nel 1718 e dedicata a San Grato).

Dalla cappella ho raggiunto l’alpeggio omonimo, costruito a monte del grosso tubo interrato all’interno del quale scorre il Ru di Tognon. Sopra il canale è stata costruita una strada sterrata che in inverno diventa in alcuni tratti una bella pista per lo sci di fondo. Seguendo il Ru di Torgnon si arriva fino alla Zona Speciale di Conservazione (ZSC) di Loditor.

Attenzione perché mano a mano che si risale il ru (il canale) la strada sterrata diventa un sentiero che si restringe fino a diventare una traccia appena percettibile. Gli ultimi metri si percorrono facendosi largo tra erbe ed arbusti.

Rovine dell'Ospizio di Chavacour - Foto di Gian Mario Navillod.
Rovine dell’Ospizio di Chavacour – Foto di Gian Mario Navillod.
Resti dell'ospizio di Chavacour a Torgnon 9.03.19 - Foto di Gian Mario Navillod.
Resti dell’ospizio di Chavacour a Torgnon 9.03.19 – Foto di Gian Mario Navillod.

Si prosegue sulla strada che porta a Gillarey ed al primo tornante si gira a sinistra lungo la sterrata che porta sotto ai ruderi dell’Ospizio di Chavacour. Subito dopo il ponte si lascia la pista per il sentiero che porta all’Alpe Château dalla quale si vedono bene gli imponenti ruderi dell’Ospizio.

Si ritiene che questa imponente costruzione sia stata costruita nel medioevo per ospitate i viaggiatori in transito da Torgnon all’alta valle di Bionaz e poi in Svizzera. Aveva in origine almeno due piani.

Dall’alpeggio Château si segue la sterrata che porta a Ru de Verrayes e poi seguendo il sentiero estivo si raggiunge in un’oretta e mezza il bivacco.

Bivacco Tzan/Cian invernale - Foto di Gian Mario Navillod.
Bivacco Tzan/Cian invernale – Foto di Gian Mario Navillod.
Bivacco Tzan/Cian invernale - Foto di Gian Mario Navillod.
Bivacco Tzan/Cian invernale – Foto di Gian Mario Navillod.
Tramonto sulla Becca d'Aver (Torgnon) - Foto di Gian Mario Navillod.
Tramonto sulla Becca d’Aver (Torgnon) – Foto di Gian Mario Navillod.

Attenzione perché vi sono tre punti pericolosi in inverno: il piccolo pianoro a monte dell’alpeggio Crot di Loy dove il pendio sovrastante scarica e poi due valloni ripidi da attraversare in successione.

Ho trovato il bivacco in pulito ed in ordine, la stufa e la canna fumaria sono perfettamente funzionanti ma non c’è legna nel bivacco. Chi desidera salire a farsi una polenta dovrà portarla a spalle.

Click qui per la mappa.

Itinerario estivo per il Bivacco Cian/Tzan.

Post del 22.12.2014 ultimo aggiornamento 9.03.2019