Camminare in montagna

Camminare in montagna fa bene e si può fare fino in tarda età. Più passano gli anni più il passo si fa lento però, colpa del peso dei bei ricordi che porto nello zaino. A vent’anni per camminare mi bastava un orologio per capire di quanto abbassavo i tempi di percorrenza, a quaranta studiavo flora e fauna, per il piacere di distinguere le infinite varietà di vita che il Buon Dio o Madre Natura hanno disseminato sulla terra.

Terrazzo del Rifugio (bivacco) Bobba detto anche Rifugio des Jumeaux a Valtournenche- Foto di Gian Mario Navillod.
Terrazzo del Rifugio (bivacco) Bobba detto anche Rifugio des Jumeaux a Valtournenche– Foto di Gian Mario Navillod.

Ora cammino spesso accompagnato dal ricordo di  chi mi ha preceduto e di chi mi ha accompagnato sui sentieri. Ai giovani con cui correvo in discesa sui sentieri di montagna, all’ultima gita con la guida Palmira settantacinquenne alla macine della Valmeriana, pochi giorni prima di accompagnarla nel suo ultimo viaggio lungo Via Francigena, all’ascensione della guida alpina Beniamino Fosson, che nel 1947 all’età di 90 anni, salì per l’ultima volta sul Castore (4228 m).

Con un po’ di fortuna mi resta ancora qualche anno per affrettarmi lentamente sui sentieri della Valle d’Aosta. Festìna lente, σπεῦδε βραδέως.

Video.

Istituto Luce Cinecittà, Monte Rosa: ultima scalata di una guida novantenne, La settimana Incom 00072 del 22/08/1947.