Il Ru d’Arberioz deriva le acque del torrente Grand Eyvia in destra orografica a circa 1020 metri di quota, 150 metri prima del paravalanghe Grand Bois sulla strada per Cogne. Per arrivare all’opera di presa si attraversa una zona esposta alla caduta massi, poco adatta a chi cerca una tranquilla passeggiata all’ombra del bosco.
Accesso
Dall’uscita autostradale di Aosta Ovest seguire le indicazioni per Cogne. Superare il bivio per Ozein e lasciare l’auto dopo 1.7 km nella piazzola sulla destra, l’ultima prima del villaggio di Chevril. La sterrata di accesso all’opera di presa si stacca dalla regionale subito prima della frazione Chevril e purtroppo non vi sono aree di sosta più vicine.
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Solo andata: 0h30
Lunghezza itinerario: 1.8 km
Quota partenza: 970 m circa
Quota arrivo: 1020 m circa
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Dislivello: 50 m circa
In bici: consigliata a tratti
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Si prosegue per alcune centinaia di metri lungo la regionale per Cogne e subito prima del villaggio di Chevril si imbocca la ripida sterrata che sale sulla sinistra. In breve si raggiunge la pista sotto la quale scorre intubato il Ru d’Arberioz.
Si prende a destra verso l’opera di presa attraversando un tratto acquitrinoso dove la vegetazione ha completamente invaso la pista di servizio. Poco più avanti, ai piedi di una parete rocciosa il ru scorre tra due spallette di cemento coperte da lastre di acciaio. Alcuni sassi cadendo hanno deformato le piastre che coprono il ru e sono rimasti in terra, un chiaro invito a non soffermarsi oltre lo stretto necessario sotto il pendio instabile.
Nella macchia crescono insieme alberi diversi: giovani betulle, abeti, pini frassini, salici. A questa quota si apprezza la varietà del bosco misto composto da aghifoglie e latifoglie. Si passa a fianco del dissabbiatore, lungo una quindicina di metri, e un paio di centinaia di metri più avanti si arriva all’opera di presa oltre la quale l’acqua gonfia di schiuma della Grand Eyvia scorre verso il fondovalle.
Al ritorno è possibile percorrere la pista di servizio per duecento metri oltre il bivio. Si consiglia di non proseguire oltre, il ru scorre sostenuto da un muro di cemento, coperto dai rovi e dalle reti di protezione paramassi in un primo tratto poi scompare sotto terra, attraversa la strada e ricompare sospeso sulla gola del torrente, proprio di fronte al canale fatto scavare nella roccia dall’imprenditore romano Caius Avillius Caimus nel 3 a.C.
Mentre la regionale scende sempre più ripida verso Aymavilles il Ru d’Arberioz mantiene la sua leggera pendenza, attraversa nuovamente l’asfalto e passa a monte della strada, prima tra le reti paramassi e poi lungo la sterrata che passa ai piedi del vallo parafrane, per raggiungere infine la strada per Ozein dove inizia la seconda parte dell’itinerario lungo il Ru d’Arberioz.