Il cervo è arrivato in Valle d’Aosta dalla Svizzera. Verso il 1980 si è cominciato parlare di questo splendido animale che crea però qualche problema agli alberi: mentre il capriolo è molto più piccolo e solo eccezionalmente ne assaggia la corteccia, il cervo, come la capra d’altronde, non la disdegna.
Le essenze preferite sono l’abete rosso, il frassino e il faggio1. Le morsicature sono visibili fino ad altezza d’uomo, se la corteccia è poco aderente al tronco il cervo ne può staccare lembi anche ad un’altezza superiore.