Si cammina sull’asfalto per più della metà dell’itinerario. Punti di forza: il borgo di Chambave, la casa del pittore di Chandianaz, i villaggi fantasma di Barma des Votornes e Barma des Antesans.
In alternativa la variante lungo il Ru de Chandianaz consente di camminare lungo mulattiere e sentieri per il 90% dell’itinerario.
Via Francigena ufficiale
- 5.5 km
- 40% sterrata o sentiero
- 60% strada asfaltata
- dislivello +150 m -100 m
- la mappa
Il borgo di Chambave è un borgo amico della Via Francigena, su una facciata all’ingresso del paese fa bella mostra di sé un’opera in metallo che rappresenta il pellegrino.
All’interno della parrocchiale di Chambave è esposto un curioso strumento musicale, chiamato il tubo. Dietro la chiesa, vicino all’ingresso della casa parrocchiale si vede una bella fontanella scavata in un blocco unico di pietra ed una pietra miliare romana1.
Una delle ultime case del borgo ha i piedritti e le architravi di porte e finestre in pietra lavorata. Una finestra è datata 1550.
In primavera la fioritura del mandorlo (Prunus dulcis) offre uno spettacolo straordinario lungo la Via Francigena anche se nel fondovalle la grande discarica che accoglie i rifiuti speciali prodotti dall’acciaieria di Aosta attira l’occhio del pellegrino tra Chambave e Châtillon.
La casa del pittore di Chandianaz è tappezzata di opere d’arte dai colori squillanti, l’autore augura il benvenuto e un buon viaggio a tutti i pellegrini. La mulattiera alle spalle delle case offre un po’ di frescura e si ricongiunge alla sterrata che passa davanti alle case.
Nella discesa verso le case di La Bedeugaz/Bedugaz si percorre un tratto della bellissima mulattiera che portava al castello di Cly. Alle spalle di una stalla il cui cantiere sembra non avere fine il vecchio sentiero è interrotto e la deviazione con tanto di cartello ufficiale attraversa i prati. Con una dolce salita si raggiunge il villaggio fantasma della Barma des Votornen, costruito dagli abitanti di Valtournenche per coltivare le loro vigne del fondovalle.
Dal villaggio di Frayant/Frayan inizia la bella sterrata che offre una suggestivo scorcio sul castello Gamba di Châtillon. Si passa a fianco della Barma des Antesans, il rifugio sotto roccia degli abitanti di Antey. I suggestivi ruderi del vecchio villaggio sono addossati alla parete rocciosa strapiombante che ha dato origine al toponimo.
Dopo il ponte sulle condotte forzate della centrale di Breil si prosegue lungo la strada asfaltata verso la chiesa di Châtillon.
Variante lungo il Ru Chandianaz
Questa variante permette di camminare su di un sentiero accompagnati dallo scorrere dell’acqua di un ru. Punti di forza: la salita in mezzo alle vigne, il camminare lungo il ruscello, il panorama sul fondovalle, il villaggio di Farys e la vite monumentale. Il dislivello in salita è concentrato all’inizio dell’itinerario e quello in discesa alla fine.
- Andata: 1h20
- 5,4 km
- 90% sterrata o sentiero
- 10% strada asfaltata
- dislivello +150 m -100 m
- la mappa
Dal tornante all’inizio del borgo di Chambave seguire il segnavia 4 per il Castello di Cly prima lungo il torrente e poi sulla mulattiera che attraversa i vigneti fino allo scarico del Ru de Chandianaz.
Il Ru de Chandianaz scorre ancora per lunghi tratti a cielo aperto, si cammina risalendo la corrente del ruscello, ai freschi tratti di sentiero nell’ombra del bosco si alternano i punti panoramici sul fondovalle che sono in pieno sole.
Tra le case del villaggio di Faris si nasconde una vite con oltre tre secoli di vita.
Nei punti più esposti il ru scorre intubato sotto delle passerelle metalliche o in cemento armato.
Il sentiero di raccordo con il tracciato ufficiale si stacca dal ru all’altezza del Castello Gamba e scende verso Chameran, in alcuni punti cespugli e roverelle restringono il passaggio, un piccolo intervento di pulizia renderebbe la passeggiata meno avventurosa.
Si attraversa la strada regionale all’altezza del bar Les Amis ed in pochi minuti si ritrova l’itinerario ufficiale della via Francigena.
Curiosità
Unendo il tracciato ufficiale della Via Francigena e questa variante si ottiene un itinerario circolare lungo una decina di chilometri di lunghezza che ben si presta ad una piacevole escursione di fondovalle.
Tappa successiva da Châtillon a Montjovet
Tappa precedente da Nus a Chambave
- Patrizio Vichi, La strada ritrovata, – copia digitale disponibile qui[↩]