L’edizione del 1 ottobre 1902 del settimanale Le Duché d’Aoste dedicò la prima pagina alla posa della Croce del Redentore sul Monte Cervino1.
Su impulso del direttore del Gran Seminario di Aosta e del parroco di Valtournenche vennero raccolti 90 franchi a Zermatt e 200 lire a Valtournenche, le guide alpine di Valtournenche si impegnarono per il trasporto e e la posa della croce gratis et amore Dei.
L’opera forgiata ad Aosta Joseph/Giuseppe Bono su disegno del canonico Vescoz fu benedetta dal vescovo e portata agli inizi di giugno 1901 a Valtournenche. Esposta alla venerazioni dei fedeli il 29 giugno, San Pietro, venne poi smontata in 5 pezzi di una quindicina di chili ciascuno che 12 guide portarono a settembre fino alla capanna Principe Luigi2 dove si dovette lasciarla a causa del maltempo.
Ad agosto e settembre 1902 si fecero due ulteriori tentativi sempre interrotti dal maltempo. Il 213 settembre quattro guide Maquignaz iniziarono l’ascesa, nella mattinata successiva scavarono i tre buchi per fissare la croce. La sera, di ritorno al rifugio, trovarono don Auguste/Augusto Carrel che si proponeva di celebrare la messa in vetta e le tre guide che lo avevano accompagnato. Gli alpinisti partirono il 23 settembre alla luce della luna, ai piedi della scala Jordan raccolsero i pezzi della croce lasciati lì la vigilia e alle 9 del mattino raggiunsero la vetta. Costuirono un piccolo muro a secco per adagiarvi croce e su questa deposero la pietra benedetta per celebrare la messa, all’inizio della funzione le nubi che coprivano il fondovalle si aprono e con i cannocchiali fu possibile assistere alla cerimonia da Zermatt e da Valtournenche. All’una del pomeriggio la croco era già saldamente infissa e gli alpinisti poterono iniziare la discesa rientrando a Breuil/Cervinia all’imbrunire.
La croce era alta 2.8 metri e pesava 85 chilogrammi, sui due bracci si leggevano i nomi delle due parrocchie: Praborne (Zermatt) e Valtournenche. Venne protetta con un parafulmine contro i lampi e con una vernice speciale la psiergamona[Sic!]4 contro l’ossidazione.
La riduzione e traduzione in italiano dell’articolo è stata pubblicata nella Rivista del CAI5.
- Le Duché d’Aoste, 1.10.1902, pag. 1 – versione digitale disponibile qui: http://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/GiornaliRiviste/Le%20Duche%20d%27Aoste/1902-10-01_Le_Duch%c3%a9_d%27Aoste/index.html#1/z[↩]
- La capanna Principe Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi costruita a 3840 metri di quota lungo la via italiana a Cervino venne ceduta dal Club Alpino Italiano alla Società Guide del Cervino nel 1995, smontata nell’estate 2004, è stata restaurata e rimontata a Cervinia nella piazzetta delle Guide .[↩]
- Nell’articolo è riportato il 22, presumibilmente un refuso[↩]
- Presumibilmente Psicroganoma vernice smalto inalterabile una preparazione speciale della ditta Ratti e Paramatti di Torino[↩]
- Rivista del CAI, settembre 1902 vol. XXI, n. 9, pag 316 – versione digitale disponibile qui: https://tecadigitale.cai.it/periodici/PDF/Rivista%20mensile/CAI_Rivista%20mensile%20del%20CAI_021_009_1902.pdf#page=29[↩]