La pista ciclabile Perrères-Promoron ripercorre l’antico tracciato della ferrovia a scartamento ridotto che collegava la diga di Perrères alla Centrale di pompaggio di Promoron. Delle vecchie rotaie non è rimasto nulla, sono ancora ben visibili le gallerie scavate nella roccia compatta e alcuni ponti in legno, l’ultimo dei quali, ristrutturato dalla Comunità Montana Monte Cervino, offre una vista vertiginosa sulla vallata sottostante.
Accesso
Dall’uscita autostradale di Châtillon-Saint-Vincent seguire le indicazioni per Cervinia e risalire la valle lungo la strada regionale 46. Duecento metri dopo la galleria di Perrères scendere a sinistra sulla piccola strada asfaltata e lasciare l’auto nel grande parcheggio sterrato.
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Lunghezza itinerario A/R: 11 km circa
Quota partenza: 1830 m circa
Quota arrivo: 1820 m circa
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Dislivello 10 m circa
In bici: consigliato.
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Descrizione
Dal parcheggio proseguire lungo la sterrata che porta all’area pic-nic attrezzata, attraversare il ponte sul Torrente Marmore e seguire la pista ciclabile che in leggera discesa porta fino a Promoron. Con un po’ di fortuna, subito dopo il bivio per la Finestra di Cignana, si vede il musetto simpatico della marmotta fare capolino sopra un muro in pietra.
Alcuni tratti di ciclabile passano ai piedi dei pareti rocciose, a volte per allagare il sedime della strade gli ingegneri di inizio ‘900 hanno fatto scavare degli incavi nella roccia, a volte si percorrono piccoli tunnel con la pareti a vista e senza illuminazione. La lunghezza delle gallerie è modesta, non appena gli occhi si sono adattati all’oscurità si può procedere senza difficoltà.
Nei luoghi più sicuri, lontano dalle pareti rocciose dalle quali è sempre possibile che si stacchi qualche sasso, si trovano panchine e tavoli per il pic-nic. Nella bella stagione è possibile osservare il volo di grandi farfalle bianche della specie Parnassius apollo.
Più o meno a metà strada, in una radura che si apre nel bosco di larici, si passa a monte del villaggio di Liortère, più avanti ogni tanto si incontrano gli alpinisti che salgono dalla via ferrata del Gorbeillon.
All’uscita dell’ultima galleria una ponte in legno a schiena d’asino scavalca un vallone stretto e ripidissimo, ancora pochi minuti di piacevole passeggiata e si raggiunge l’ex impianto di pompaggio di Promoron.
Dal 1928 fino al 1983, quando la richiesta di energia elettrica era bassa, entravano in funzione le pompe che spingevano le acque da Promoron al bacino di Cignana. Quando vi era una forte domanda le stesse acque scendendo da un’altezza maggiore producevano maggiore energia. La diga di Cignana funzionava come una grandissima batteria ricaricabile.
L’intero impianto, di proprietà della CVA SpA, una società della Regione Autonoma della Valle d’Aosta, non è visitabile. Un vero peccato perché le visite guidate amplierebbero a costo zero l’offerta turistica della regione e permetterebbero a chi acquista l’energia pulita che nasce dai ghiacciai alpini di conoscere l’intelligenza ed il lavoro spesi dai nostri avi per lo sfruttamento delle risorse idroelettriche delle Alpi.
Curiosità
Dalla Diga di Perrères inizia un canale derivatore scavato nella roccia che porta fino a 4 metri cubi di acqua al secondo nella vasca di carico di Promoron. Il canale lungo quasi quattro chilometri è entrato in esercizio nel 1928, non è in pressione, l’acqua vi scorre a pelo libero fino a raggiungere la grande vasca coperta da 2730 metri cubi che ha un volume pari a quello di una decina di piccole abitazioni. Dalla vasca di carico l’acqua è immessa nella condotta forzata della Centrale di Maen dove ogni anno produce circa 60 GWh di energia idroelettrica che equivalgono più o meno al consumo di un comune di 15’000 abitanti.
Post del 19.08.2019 ultimo aggiornamento 19.01.2021