La diga di Cignana

La cappella e il lago di Cignana dal sentiero per il Col di Fort - Foto di Gian Mario Navillod.
La cappella e il lago di Cignana dal sentiero per il Col di Fort – Foto di Gian Mario Navillod.

Arrivare a Cignana sul finire dell’estate è sempre uno spettacolo. Il lago artificiale è quasi colmo e gli aghi dei larici cominciano a colorarsi di giallo come le fiamme che ballano sui ciocchi di legna e profumano di buono l’aria dei villaggi di montagna.

La punta Cian e l'Alpe Tellinod dalla strada per Cignana - Foto di Gian Mario Navillod.
La punta Cian e l’Alpe Tellinod dalla strada per Cignana – Foto di Gian Mario Navillod.

Quest’anno Cignana ha fatto un mezzo miracolo: è riuscita a far uscire dal Parco Nazionale del Gran Paradiso una guida ambientale che abita a Cogne, a quattro passi da laghi, ghiacciai e splendide foreste per vedere un pezzo di Valle d’Aosta che pochi conoscono ma che da sola merita il viaggio: il vallone di Cignana.

L'Oratorio di Gilliarey, il belvedere che preferisco in tutta la Valtournenche - Foto di Gian Mario Navillod.
L’Oratorio di Gilliarey, il belvedere che preferisco in tutta la Valtournenche – Foto di Gian Mario Navillod.

La guida ambientale di Cogne che ha raccolto il mio gentile invito è il dott. Stefano Tranelli. Ha lasciato per un giorno una delle valli più belle della Valle d’Aosta per salire a Torgnon, il paese del sole, dove ci aspettava il gestore dell’Area Sportiva Champs de la Cure per iniziare il secondo test sulle bici elettriche del comune di Torgnon.

Un test superato a pieni voti. Proprio come il primo. Senza alcun allenamento specifico abbiamo raggiunto la diga e la cappella di Cignana seguendo una strada sterrata che in questa stagione offre panorami spettacolari: si vedono in fondo alla valle i ghiacciai coperti dalle prime nevi della stagione e una dopo l’altra si svelano le cime dell’alta Valtournenche dove sono passati i grandi nomi dell’alpinismo.

Il colle a quota 2198 metri sul livello del mare a pochi minuti dall'Oratorio di Gilliarey - Foto di Gian Mario Navillod.
Il colle a quota 2198 metri sul livello del mare a pochi minuti dall’Oratorio di Gilliarey – Foto di Gian Mario Navillod.

La prima lunga salita si trova dopo l’area protetta di Loditor, a pochi metri dalla partenza del sentiero per il Bivacco Tzan: quasi quattro chilometri interrotti solo da un breve tratto in falsopiano sotto l’Alpe Tellinod. Nei punti più ripidi l’aiuto delle batterie elettriche è proprio il benvenuto, senza allenamento specifico si rischia di scendere a spingere le bici.

Si scollina pochi minuti dopo l’oratorio di Gilliarey che è il punto panoramico più suggestivo dell’intera Valtournenche.

Si dice che lasciare un piccolo obolo per il vino da messa all’oratorio di Gilliarey porti fortuna: abbiamo toccato con mano la validità della tradizione millenaria perché al ritorno siamo stati calorosamente accolti dal sagrestano di Gilliarey che ha condiviso con noi una delle ottime bottiglie della sua riserva.

Il Rifugio Barmasse ed il Mont Rous visti dalla strada per Cignana - Foto di Gian Mario Navillod.
Il Rifugio Barmasse ed il Mont Rous visti dalla strada per Cignana – Foto di Gian Mario Navillod.

La saggezza popolare suggerisce di non fare invecchiare eccessivamente il vino da messa e la buona educazione ci ha portato a non infrangere gli usi locali tramandati di generazione in generazione.

Proprio sul colle dove inizia la discesa verso Cortina appare il Cervino incorniciato dai larici: fermarsi per una foto è d’obbligo. Poi si scende veloci lungo la sterrata rallentando solo nei pochi tratti ripidi dove la sterrata è un po’ rovinata.

Sotto al villaggio di Cortina si vedono alcuni specchi d’acqua che al disgelo sono bellissimi ed ora aspettano malinconici e semivuoti che la prima neve li copra pietosamente fino al prossimo disgelo. Il lago di Cortina invece brilla sotto il sole e le trote disegnano sul pelo dell’acqua grandi cerchi concentrici mentre catturano gli insetti che si avvicinano troppo alla superficie.

La cappella e il lago di Cignana sul finire dell'estate - Foto di Gian Mario Navillod.
La cappella e il lago di Cignana sul finire dell’estate – Foto di Gian Mario Navillod.

Pochi minuti di leggera salita separano il villaggio dalle lunghe case dagli operai che hanno costruito la diga nel 1928. Per tanti anni sono state utilizzate della colonie estive. Ora che sono abbandonate da anni i forti venti invernali ogni tanto ne staccano un pezzetto ed il tempo le consuma. Quante risa di bambini hanno risuonato in questi spazi.

Il Rifugio Barmasse è chiuso in attesa delle prima neve, silenzioso. Sotto il muro delle diga invece si sentono chiocciare le galline dei custodi del bacino.

Pedalando sul muro della diga si raggiunge la cappella di Cignana seguendo le orme di San Giovanni Paolo II che durante le sue vacanze in Valle d’Aosta ha visitato sia l’Oratorio di Gilliarey che il lago di Cignana.

Un motivo in più per usare le bici elettriche del Comune di Torgnon a disposizione di tutti gratuitamente nell’Area Sportiva Champs de la Cure.

Per chiudere in bellezza la giornata.

Una bella birra al bar dell’Area Sportiva mentre il Tantané  è illuminato dagli ultimi raggi di sole (chiedete di assaggiare le tome della riserva speciale: non hanno nulla da invidiare alla Fontina)