Sulla Via Francigena in Valle d’Aosta prosegue la fioritura spettacolare degli alberi da frutto, passeggiando lungo il Ru di Saint-Vincent si sente il profumo intenso delle violette selvatiche, nella piana di Antey-Saint-André è tempo della tradizionale raccolta primaverile del tarassaco.
E a Chamois? Nell’unico comune d’Italia senza auto che succede?
Sabato 21 marzo, il primo giorno di primavera, ho accompagnato due gentili ospiti dell’Hotel Maison Cly dal villaggio di Ville al lago di Lod. All’andata abbiamo chiacchierato su come si viveva un tempo a Chamois, il comune più alto della Valle d’Aosta.
Abbiamo potuto toccare con mano la differenza tra l’adret, dove stanno sbocciando i primi fiori di Tussilago farfara e l’envers dove la neve resiste ancora ai primi tepori della primavera.
Al lago di Lod abbiamo visto cadere i primi fiocchi di neve dalle finestre del ristorante e abbiamo avuto la fortuna di rientrare in albergo sotto una leggera nevicata primaverile.
Domenica alla partenza delle funivia di Buisson pioveva ma a metà strada gli alberi erano già bianchi di neve.
Con le ciaspole ai piedi siamo andati a Suisse, abbiamo camminato su 15 cm di neve fresca e abbiamo avuto la fortuna di incontrare Emilio, il decano del villaggio che non era per niente contento di dover ancora spalare della neve fresca a primavera.
Se non conoscete Chamois e la Suisse di Emilio guardate questo documentario di Joseph Péaquin: http://www.rts.ch/emissions/passe-moi-les-jumelles/4249236-la-suisse-d-emilio.html
Oppure venite a conoscere Chamois, l’unico comune italiano dove si vive senza automobili.
Post del 24.03.2015 ultimo aggiornamento 27.01.2020