La Fiera di Sant’Orso

Fiera di Sant'Orso 2009, un rosone in legno e pietra ollare di Ennio Nicco - Foto di Gian Mario Navillod.
Fiera di Sant’Orso 2009, un rosone in legno e pietra ollare di Ennio Nicco – Foto di Gian Mario Navillod.

Cos’era la Fiera di Sant’Orso.

Da tempo immemorabile all’inizio dell’annata agraria i contadini scendevano ad Aosta per acquistare gli attrezzi di lavoro che servivano loro per il nuovo anno.

E da tempo immemorabile i mercanti si recavano ad Aosta per la fiera di Sant’Orso, gli ultimi due giorni di gennaio, il 30 e il 31(1)Un documento del 1243 ne attesta lo svolgimento dal “foro granario Trinitatis usque ad pontelliam de Bovarnerio et non plus ultra” in Giovanni Vauterin, Gli antichi rû della Valle d’Aosta, Le Château Edizioni, Aosta, 2007, ISBN 88-7637-057-9, pag. 29.

Fiera di Sant'Orso 2011, un cestino di Lilia Gorret - Foto di Gian Mario Navillod.
Fiera di Sant’Orso 2011, un cestino di Lilia Gorret – Foto di Gian Mario Navillod.

Nei due giorni di fiera mercanti e contadini si incontravano e le vie del borgo erano animate dalle contrattazioni.

La notte si passava a volte in sistemazioni di fortuna, tirando tardi nelle osterie o nelle cantine di Aosta.

Fiera di Sant'Orso 2009, i fiori di Fulvia Buillet - Foto di Gian Mario Navillod.
Fiera di Sant’Orso 2009, i fiori di Fulvia Buillet – Foto di Gian Mario Navillod.

Cos’è oggi la Fiera di Sant’Orso.

Ai mercanti ed ai contadini che comprano e vendono gli attrezzi da lavoro (dai rastrelli in legno ai trattori, anche l’agricoltura si è modernizzata) si sono aggiunti artigiani ed artisti valdostani che espongono le loro opere nel centro storico di Aosta.

Fiera di Sant'Orso 2015, le opere d'arte sacra di Giada e Marco Bessone - Foto di Gian Mario Navillod.
Fiera di Sant’Orso 2015, le opere d’arte sacra di Giada e Marco Bessone de La Conférie du Moyen Age – Foto di Gian Mario Navillod.

Nelle lunghe sere invernali sono numerosi i valdostani che si dedicano alla scultura in legno o in pietra ollare, una pietra relativamente tenera, facile da lavorare che deve il suo nome alle pentole, le olle, che con essa venivano fabbricate.

Fiera di Sant'Orso 2012, opere d'arte in ferro battuto - Foto di Gian Mario Navillod.
Fiera di Sant’Orso 2012, opere d’arte in ferro battuto – Foto di Gian Mario Navillod.

Alcuni artigiani hanno ripreso la tradizione del ferro battuto, altri intrecciano vimini e costruiscono gerle, altri ancora ricavano dal legno fiori stilizzati o elementi di arredo.

Fiera di Sant'Orso 2015, la forestale regola il senso unico pedonale in via Sant'Anselmo - Foto di Gian Mario Navillod.
Fiera di Sant’Orso 2015, la forestale regola il senso unico pedonale in via Sant’Anselmo – Foto di Gian Mario Navillod.

Nei due giorni della Fiera di Sant’Orso si incontrano nel centro storico di Aosta i grandi nomi della scultura valdostana, chi lo diventerà un giorno e anche chi espone sul suo banchetto opere frutto di coraggio e buona volontà.

Le Pro-Loco della Valle d’Aosta per due giorni si concentrano nel capoluogo regionale e offrono le loro specialità enogastronomiche a prezzi ragionevoli.

I gruppi folkloristici animano la viellà, una notte bianca ante litteram che si svolge ogni anno nella notte tra il 30 ed il 31 gennaio. Dalle nove di sera a mezzanotte si ballava in piazza della Cattedrale seguendo le melodie delle vecchie danze della tradizione europea. Nell’edizione del 2015 gli amanti delle danze tradizionali si sono ritrovati al teatro romano.

Le auto sono bandite dal centro e dai parcheggi periferici le navette gratuite fanno la spola verso la Fiera di Sant’Orso. La folla è talmente compatta che nelle ore di punta viene istituito un senso unico pedonale in via Sant’Anselmo tra l’Arco di Augusto e le Porte Pretoriane.

Fiera di Sant'Orso 2008 - Foto di Gian Mario Navillod.
Fiera di Sant’Orso 2008 – Foto di Gian Mario Navillod.

Chi si incontra alla Fiera di Sant’Orso.

Artigiani, artisti e i valdostani che scendono ad Aosta per far quattro chiacchiere osservando le opere degli scultori più famosi.

I buongustai che profittano dell’occasione per assaggiare le specialità tradizionali della Valle d’Aosta a prezzi ragionevoli.

Le rane nel sabot - scultura in legno al Rifugio Mont Fallère - Foto di Gian Mario Navillod.
Le rane nel sabot – scultura in legno al Rifugio Mont Fallère – Foto di Gian Mario Navillod.

Chi desidera passare una piacevole serata ascoltando i gruppi folkloristici della Valle d’Aosta o ballando le danze tradizionali nella piazza della Cattedrale.

Chi vuole scoprire cosa fanno i valdostani la sera, quando il freddo e la neve non permettono di passeggiare in strada.

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Link al Programma ufficiale della Fiera di Sant’Orso 2023.

Post del 13.1.2015 – Ultimo aggiornamento 22.01.2023

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