
Scrive1 Silvano Lucat nel 1893 che nell’autunno del 1690, “Il consigliere Arnod si impegnava nel frattempo a far costruire, per i trinceramenti de La Tairaz, sopra La Thuile, dei cannoni di legno cerchiati di ferro, che potevano tirare cinque o sei colpi. Glieli si consegnò a cinquanta soldi al pezzo“.
Anche durante le cinque giornate di Milano, a quanto scrive Luigi Gualtieri2 vennero costruiti cannoni in legno: “i meccanici tentano costruire connoni di legno fasciati colle doghe, e si trova la gioventù pronta a caricarli di sassi e mitraglia e ad esploderli sopra il nemico.”
- Sylvain Lucat, L’invasion française de 1691 dans la Vallée d’Aoste, Aoste Ed. Duc 1893 pag. 21 – versione digitale disponibile qui[↩]
- Luigi Gualtieri, Memorie di Vittorio Emanuele II, re d’Italia: Volume 1, Livorno 1894, pag. 434 – versione digitale disponibile qui[↩]