A questa domanda risponde affermativamente Umberto Mònterin in un articolo del 19361 nel quale segnale il ritrovamento nella valle di Gressoney di ceppi di conifere ad un’altezza superiore di circa 200 metri a quella di crescita del bosco agli inizi del XX secolo.
È probabile che i ceppi di pino cembro del diametro di più di 50 cm ritrovati a metà del 1800 durante i lavori di drenaggio dell’Alpe Bett a circa 2200 metri di quota siano nel frattempo scomparsi e così il ceppo del diametro di circa 60 cm trovato durante gli scavi per una casera al Gabiet a 2350 metri sul livello del mare o quello segnalato sulla cima del Seehorn verso la fine del 1700 ad oltre 2500 metri di quota.
Però con un po’ di fortuna è possibile che sotto il colle di Froudière, a circa 2300 metri di quota, siano ancora visibili “frammisti ai materiali di una frana rocciosa, numerosi ceppi e tronchi interi di alberi dei quali alcuni hanno delle dimensioni tali che a mala pena possono venire abbracciati“. In questa mappa ho indicato la loro posizione. Saranno ancora lì?
- Augusta Vittoria Cerutti, Umberto Mònterin, Il clima e le sue variazioni, Librairie Valdotaine, Aosta, 1987, pag. 309[↩]