Il lupo in Valle d’Aosta

Ritorno dei lupi in Valle d’Aosta

La prima coppia di lupi si è riprodotta nel Parco Nazionale del Gran Paradiso nel 2007. I lupi provenivano da due branchi differenti delle Alpi cuneesi, erano probabilmente risaliti lungo il versante francese delle Alpi ed il Vallese svizzero per poi entrare nella Valle d’Aosta dal Gran San Bernardo. La specie tornava in Valle d’Aosta dopo circa un secolo e mezzo d’assenza: uno degli ultimi lupi valdostani venne abbattuto nel 1862 in Valsavarenche.

Dieta del lupo e riproduzione

Il lupo si nutre generalmente di grandi erbivori, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso negli anni 2006-2007 il 70% delle prede era costituito da camosci, il 20% da caprioli e meno del 10% da stambecchi.

In primavera la femmina dominante del branco dà alla luce da 3 a 6 cuccioli che lasciano la tana dopo un paio di mesi ed il branco dopo un paio d’anni, quando raggiungono la maturità sessuale((Vedi: http://www.pngp.it/sites/default/files/allegati/brochure_lupo_web.pdf)).

Al lupo occorrono dai 3 a 5 kg di carne al giorno, in un pasto ne può mangiare fino a 10 kg((Vedi: http://www.centrograndicarnivori.it/lupo/conoscere-il-lupo/alimentazione-e-tecniche-di-caccia)) nelle Alpi occidentali le specie predate variano: vicino a Torino il lupo mangia soprattutto cervo, nelle Alpi Marittime camoscio e nelle Alpi Liguri cinghiale((Daniele Regine, Ecologia alimentare del lupo in sistemi multi-preda: tre anni di studio sulle Alpi Occidentali, tesi di laurea, 2008, pag. 83, versione digitale disponibile qui)).

Il lupo a cui piacevano le mele

Nell’inverno 2010/11 in Val di Gesso in provincia di Cuneo, sono state analizzate 68 fatte di lupo che contenevano tracce di mela, una su cinque era composta esclusivamente di resti di mela((Matteo Rizzuto, Interazioni preda-predatore: ecologia alimentare del Lupo (C. lupus) e comportamento anti-predatorio del Camoscio (R. Rupicapra) nelle Alpi Marittime, tesi di laurea, 2012, pag. 37, versione digitale disponibile qui)).