Nel numero di aprile 1925 della rivista del CAI si dà notizia della prossima entrata in esercizio dei quattro bivacchi del Club Alpino Accademico Italiana, l’associazione che riunisce gli alpinisti che vanno in montagna senza l’aiuto delle guide.
Uno di questi era posizionato alla Tête de Roèse sotto il ghiacciaio delle Grandes Murailles in Valpelline. Era a forma di semibotte, larghezza 2 m, profondità 2.25 m, altezza al colmo 1.25 m. Sul pavimento era stesa una spessa stuoia di cocco. Completavano l’arredamento del bivacco che poteva ospitare fino a cinque alpinisti, cinque coperte spesse di lana offerte dal presidente della sezione di Biella dei CAI, un fornello e una lanterna.
Sostituito del nuovo bivacco nel 1994 quello vecchio è stato riposizionato a monte del Rifugio Prarayer.