Immaginate una ampio catino roccioso, cosparso di massi, chiuso a monte da una parete liscia che verso nord si inclina, diventa strapiombante e fa da tetto ad una casetta sospesa nel vuoto, alla quale ora possono accedere solo gli alpinisti e che un tempo era l’abitazione di Victor-Amédé Demarchi soprannominato Lou Favret.
Ci sono arrivato al colpo sicuro grazie all’articolo di Paolo Castello1 che citava Mauro Cortelazzo2 che ringraziava Roger Artaz per avergli fornito documentazione in proposito.
La ricerca del sito sarebbe stata più impegnativa se non avessi seguito le orme di un volontario di OpenStreetMap che ha mappato il sito, grazie ad Walk60.
- Paolo Castello, Le cave di pietre da macina in cloritoscisto granatifero di Saint-Marcel (Valle d’Aosta – Italia), in Revue de la Société de la Flore Valdôtaine, n. 72, 2018 pag. 23 – Versione digitale disponibile qui[↩]
- Mauro Cortelazzo, Le macine del Vallone di Saint-Marcel: un manufatto tra cultura materiale e cultura essenziale in Saint-Marcel un pays, une communauté, une histoire, Amministrazione comunale di Saint-Marcel, 2015, pag. 127 – Versione digitale disponibile qui[↩]