![La casa di Moulie/Mouliye/Moulye - Foto di Gian Mario Navillod.](https://gian.mario.navillod.it/wp-content/uploads/2020/11/DSC05285casa-moulie-300x225.jpg)
Immaginate una ampio catino roccioso, cosparso di massi, chiuso a monte da una parete liscia che verso nord si inclina, diventa strapiombante e fa da tetto ad una casetta sospesa nel vuoto, alla quale ora possono accedere solo gli alpinisti e che un tempo era l’abitazione di Victor-Amédé Demarchi soprannominato Lou Favret.
![La casa di Moulie/Mouliye/Moulye vista dal vecchio sentiero di accesso - Foto di Gian Mario Navillod.](https://gian.mario.navillod.it/wp-content/uploads/2020/11/DSC05276casa-300x300.jpg)
Ci sono arrivato al colpo sicuro grazie all’articolo di Paolo Castello1 che citava Mauro Cortelazzo2 che ringraziava Roger Artaz per avergli fornito documentazione in proposito.
![Il vecchio sentiero di accesso alla casa di Moulie/Mouliye/Moulye - Foto di Gian Mario Navillod.](https://gian.mario.navillod.it/wp-content/uploads/2020/11/DSC05286vecchio-sentiero-300x225.jpg)
La ricerca del sito sarebbe stata più impegnativa se non avessi seguito le orme di un volontario di OpenStreetMap che ha mappato il sito, grazie ad Walk60.
- Paolo Castello, Le cave di pietre da macina in cloritoscisto granatifero di Saint-Marcel (Valle d’Aosta – Italia), in Revue de la Société de la Flore Valdôtaine, n. 72, 2018 pag. 23 – Versione digitale disponibile qui[↩]
- Mauro Cortelazzo, Le macine del Vallone di Saint-Marcel: un manufatto tra cultura materiale e cultura essenziale in Saint-Marcel un pays, une communauté, une histoire, Amministrazione comunale di Saint-Marcel, 2015, pag. 127 – Versione digitale disponibile qui[↩]