Secondo la testimonianza di P.F.J. nato nel 1916, le più belle vigne di Bard “… si trovavano nella zona del Lieron sono state completamente distrutte dalla grossa frana del 1913 [La frana cadde a diverse riprese tra il 1911 e il 1912 NdR] … Infatti a Bard, quando il forte funzionava, vi erano 550 soldati e sette locali e il vino locale era tutto consumato sul posto … Il declino è cominciato con la smobilitazione del forte iniziata nel 1912. Dopo diverse trasformazioni, da prigioni a polveriera, c’è sempre stata una diminuzione di persone, fino ad arrivare alla chiusura totale della fortezza avvenuta nel 1975 … Durante la potatura o in altri lavori invernali, mio padre arrivava in vigna a metà mattinata portando con sé un pentolino dove faceva scaldare il vino con cannella, chiodi di garofano e zucchero e vi intingeva il pane nero.“1.
- Cesare Cossavella, Vini, vigneti e vignerons della Valle d’Aosta, Priuli e Verlucca editori, Ivrea 2012, ISBN 978-88-8068-581-4, pag. 40[↩]