Nel 1449 Caterina de Chynal venne accusata dal Tribunale dell’Inquisizione di essere una strega e di aver provocato con i suoi poteri la morte del parroco di Montjovet. Il notaio Pantaleone Mistralis chiese di assumere la sua difesa e venne autorizzato a farlo a patto che si facesse carico delle spese del processo e di custodia dell’inquisita che era sua madre.
Pier-Giorgio Crétier, Notai a Saint-Vincent nel corso dei secoli, Saint-Vincent, 2007
Come andò a finire?
Il principale accusatore di Catherine, Pierre Proveschy venne bruciato sul rogo ed in articulo mortis confessò che ogni sua accusa verso Catherine era falsa e menzognera.
Dopo tre interrogatori e quatto sedute di tortura (applicate senza che le fosse causata morte, o mutilazione delle membra o effusione di sangue) Catherine confessò solo la formula che utilizzava per far cicatrizzare le ferite, tale secret, interamente trascritto nella lingua parlata al tempo dà un’idea del patois parlato in Valle d’Aosta alla metà del 1400.
Dopo che il figlio coadiuvato dal canonico della cattedrale Baudouin l’Ecuyer (oggi diremmo il Cavalier Baldovino), assunse la sua difesa, venne condannata il 23 dicembre 1449 alle seguenti pene:
- ad abiurare le eresie commesse;
- a portare sopra il vestito due croci rosse della lunghezza di un piede, una sul petto ed una sul dorso, (pena condonata);
- ad effettuare un pellegrinaggio a Roma entro un anno ed un giorno dall’uscita di prigione;
- al bando perpetuo dalla diocesi di Aosta, pena il rogo;
- alle spese processuali.
Fatte salva tuttavia la misericordia di Monsignore il vescovo di Aosta.
Riassunto e tradotto da: Felicien Gamba, La sorcière de Saint-Vincent, XLI Bulletin de la Société académique du duché d’Aoste, Imprimerie ITLA, Aoste, 1964, pag. 283 e segg. – versione digitale disponibile qui.
Tra il 1008 e il 1023 Burcardo vescovo di Worms scrisse il Corrector sive Medicus, “il Correttore o il Medico, poiché contiene le correzioni per i corpi e le medicine per le anime, e insegna ad ogni sacerdote, anche al più semplice, come soccorrere ogni persona, religiosa o laica, povera, ricca, giovanissima, giovane, matura, decrepita, in salute, inferma, di ogni età e dei due sessi” che nella traduzione francese di François Gagnon è disponibile in formato digitale qui.
La penitenza prevista per una strega era di 40 giorni a pane e acqua durante la quaresima per i sette anni successivi. Il quesito 170 era di questo tenore: “Hai tu creduto ciò che numerose donne, riconvertite a Satana, credono e affermano esser vero: durante il silenzio della notte calma, stesa nel tuo letto e con tuo marito a riposare sul tuo seno, puoi, corporale come sei, uscire dalle porte chiuse ed avere la forza di percorrere distese di terra con altre donne ingannate da un simile errore; e uccidere senza arma visibile degli uomini battezzati e salvati dal sangue di Cristo, poi mangiare la loro carne cotta e mettere al posto del loro cuore paglia o legna, o un altro oggetto; ed essendo stati divorati di farli tornare in vita e dar loro un termine per vivere?“1.
La stessa penitenza era prevista per chi aveva fornicato contro natura: “ovvero ti sei accoppiato con degli uomini o con degli animali, una giumenta, una mucca, un’asina o un qualsiasi altro animale?“2.
Mentre se “Hai fornicato, come alcuni usano fare, mettendo il tuo membro virile in un pezzo di legno bucato o in qualcosa di simile e per tale movimento e tale piacere hai sparso il tuo seme” la pena era di 20 giorni a pane e acqua2.
Post del 18.09.2014 ultimo aggiornamento 5.10.2021
- François Gagnon, Le Corrector sive Medicus de Burchard de Worms (1000-1025) : présentation, traduction et commentaire ethno-historique, Université de Montréal, Mémoire présenté à la Faculté des études supérieures en vue de l’obtention du grade de Maître ès arts (M.A.) en histoire, août 2010, pag. 145 versione digitale disponibile qui[↩]
- François Gagnon, Le Corrector sive Medicus de Burchard de Worms (1000-1025) : présentation, traduction et commentaire ethno-historique, Université de Montréal, Mémoire présenté à la Faculté des études supérieures en vue de l’obtention du grade de Maître ès arts (M.A.) en histoire, août 2010, pag. 135 versione digitale disponibile qui[↩][↩]