Le sorgenti del Ruet di Sarre – Foto di Gian Mario Navillod.
Le sorgenti del Ruet, il ruscellino in italiano, sono così suggestive che la regione Valle d’Aosta le ha protette all’interno di un’area attrezzata. All’interno dell’area picnic tante polle d’acqua confluiscono in un solo ruscello che oltrepassa il torrente su di un bel ponte acquedotto in pietra. Continua la lettura di Il Ruet di Sarre→
Ponte acquedotto sul Ru Crépellaz di Quart – Foto di Gian Mario Navillod.
Il tratto abbandonato del Ru Crépellaz derivava le acque del torrente Saint-Barthélemy a circa 1100 metri di quota e le portava fino al ponte acquedotto sul torrente Dèche.
L’acqua scorreva in tubi di cemento posati a fianco della pista usata per i lavori. Il tratto abbandonato è esposto a caduta massi, alcuni hanno danneggiato la conduttura e piccole frane interrompono la pista di servizio. Si tratta di un itinerario riservato agli escursionisti esperti e si consiglia di percorrerlo quando la vegetazione è a riposo. Continua la lettura di Il Ru Crépellaz abbandonato→
Polygonatum odoratum lungo la mulattiera per il lago Lolair – Foto di Gian Mario Navillod.
Il Polygonatum odoratum, sigillo di Salomone, è una pianta velenosa dai fiori bianchi e dalle bacche blu. Attenzione ai bimbi, alcuni sono morti dopo averne mangiato le bacche.
Anche nel libro che Alexis Bétemps ha dedicato ai carnevali alpini nel 2018 si trovano qua e là tracce di quell’umorismo sornione che mi fa pensare alla satira graffiante del’Abbé Gorret temperata dalla proverbiale buona educazione dei nativi della Valgrisenche1. Continua la lettura di Les carnavals alpins→
Ru scolpito nella roccia lungo l’Altavia1 (trail_visibility = excellent – sac_scale = mountain_hiking) – Foto di Gian Mario Navillod.
Ieri ho fatto controllo di qualità e mappatura per OpenStreetMap con marcogino, mappatore esperto, ex dipendente Olivetti (è sempre un piacere ascoltare chi ha lavorato per Adriano Olivetti) che prima della pensione si occupava di controllo di qualità.
Ponte acquedotto sul Ru Crépellaz di Quart – Foto di Gian Mario Navillod.
Introduzione
Il Ru Crépellaz capta le acqua del torrente Dèche a circa 1000 metri di quota e termina la sua corsa a circa 900 metri di quota sopra il villaggio di Duclos di Quart.
Sopra la conduttura in acciaio una strada sterrata permette di pedalare senza sforzo lontano dal rumore delle auto. In fondo al vallone si trova una sorpresa inaspettata: un bellissimo ponte acquedotto con delle scritte incise che da accesso al tratto dismesso del ru e al villaggio fantasma di Vignolaz.
Le vigne dell’Enfer di Arvier viste dal Ru de l’Eau Sourde – Foto di Gian Mario Navillod.
Nel comune di Arvier si produce l’Enfer di Arvier, l’inferno di Arvier, un vino che deve il suo nome ad una conca esposta a sud dove in estate fa talmente caldo che è stato necessario costruire dei piccoli canali irrigui, i ru, per portare l’acqua alle vigne.
Ho trovato nel libro che Cesare Cossavella ha dedicato ai vignaiuoli valdostani una storiella che mi raccontava mia nonna quando ero bambino, la trascrivo tale e quale: “Si dice … che un tale si era recato in canonica per ordinare una messa di suffragio per sua moglie. Quando bussò alla porta la perpetua gli disse: «L’enquerà y et pa, l’è a l’enfée» (Il parroco non c’è, è all’inferno) e l’altro replicò: «Mè teteun, di qué fée ba a l’enfée» (ma insomma, cosa fa giù all’inferno) e la perpetua rispose «Soufre»” Che in dialetto valdostano significa sia “soffre” che “sta dando lo zolfo“(alla vigna)1.
Cesare Cossavella, Vini, vigneti e vignerons della Valle d’Aosta, Priuli e Verlucca editori, Ivrea 2012, ISBN 978-88-8068-581-4, pag. 51[↩]
Croce di Armesson sul sentiero per il Monte Zerbion – Foto di Gian Mario Navillod.
Anche sullo Zerbion sta arrivando la primavera, la neve è trasformata, non occorrono più le ciaspole per raggiungere la vetta. Sono consigliati invece i ramponcini perché nel bosco ci sono ancora alcuni tratti ghiacciati.
Partenza da Promiod di Châtillon, parcheggio Sud (1490 m) dal guado sul torrente Promiod (1766 m) tratti di ghiaccio nel bosco, usciti dal bosco (2150 m) neve e prateria alpina si alternano.
Il 10 agosto 2014 la Guida Ambientale Riccardo Caserini ha accompagnato sullo Zerbion un gruppo di simpatici escursionisti che a causa delle condizioni meteo instabili non hanno potuto apprezzare l’eccezionale panorama che offre questa vetta. Continua la lettura di Panorama dallo Zerbion→
E’ stata una bella emozione salutare gli ascoltatori di Caterpillar di Radio2 in diretta da Chamois nella giornata dedicata al risparmio energetico. A Palermo hanno spento l’Orto Botanico, a Venezia hanno spento Piazza San Marco, l’ambasciata di Spagna ha spento il tempietto del Bramante, a Bologna hanno spento le due torri, Milano ha spento i grattacieli di CityLife.