La prosa del sacerdote e alpinista Amato Gorret è talmente gustosa che non riesco a trattenermi dal ricopiare brutalmente alcuni passi dell’articolo datato 6 marzo 1874, pubblicato sul Courrier de la Vallée D’Aoste e riportato su Abbé Amé Gorret, Autobiographie et écrits divers, Administration Communale de Valtournenche, Turin 1987, pagg. 254 e 255. Continua la lettura di L’Abbé Gorret e la traversata invernale Champorcher-Cogne→
Percorrere il Ru Marseiller è come fare un viaggio nel tempo fino al basso medioevo. Nel XV secolo il ru fu costruito per portare l’acqua di fusione dei ghiacciai del Cervino fino ai pianori assolati ed aridi di Verrayes e Saint-Denis. Continua la lettura di Ru Marseiller→
In un articolo del 1944 il notaio Emilio Chanoux affrontava il problema, già sentito allora, dell’eccessiva frammentazione della proprietà nelle case rurali. Ritenendo che non fosse sano, né per il corpo né per lo spirito, che più famiglie vivessero in promiscuità sotto lo stesso tetto indicava tre obiettivi da raggiungere: 1) un sistema di credito che permettesse ad ogni nuova famiglia di avere una propria casa; 2) un piano regolatore per ogni villaggio per “impedire brutture architettoniche” e costruzioni contrarie all’igiene e all’economia; 3) “Le vecchie case devono potersi espropriare, se non più abitabili, in modo da essere ringiovanite”. Continua la lettura di Il notaio Chanoux e le case rurali della Valle d’Aosta→
Il 12 settembre 1867 una spedizione di sei persone partiva dal Giomein alla volta del Cervino. Ne facevano parte Félicité Carrel, allora diciottenne e suo padre Jean-Jacques, cacciatore di camosci. L’indomani arrivarono senza incontrare grandi difficoltà ai piedi dell’ultimo mammellone, circa 100 metri sotto la vetta dove si trova una specie di colle battezzato dal Sig. Leighton Jordan Col Félicité. Continua la lettura di I consigli di Félicité Carrel: la prima ragazza sul Cervino→
Di ritorno dalla ciaspolata al Rifugio Barbustel mi sono fermato ad osservare i nuovi tabelloni dei sentieri: c’è il logo del Comune di Champorcher ed i riferimenti ad una srl che si occupa di sistemi informativi territoriali.
Sui cartelli si vede un collage di foto aeree dove sono stati riportati i sentieri che compaiono sul catasto dei sentieri della Regione Autonoma della Valle d’Aosta e di ogni sentiero è indicata la lunghezza con la precisione del centimetro.
Ma chi è il cartografo che misura la lunghezza dei sentieri con la precisione del centimetro?
E chi è che paga un cartografo che misura la lunghezza dei sentieri con la precisione del centimetro?
In fondo alle pagine del sito che ho realizzato usando il tema Twenty Fourteen di WordPress compare la scritta “Orgogliosamente motorizzato da WordPress”.