“… Il y a des peuples qui sont comme des flambeaux : ils sont faits pour éclairer1 le monde. En général ce ne sont pas de grands peuples par le nombre : ils le sont parce qu’ils portent en eux la vérité et l’avenir…” | “… vi sono dei popoli che sono come delle fiaccole: sono fatti per illuminare il mondo. Generalmente non sono dei grandi popoli a causa del loro numero: lo sono perché portano in essi la verità e l’avvenire …” |
Queste due frasi di Emile Chanoux2, incise a lettere cubitali nel salone del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta, lette fuori dal loro contesto hanno uno sgradevole sapore razzista. Soprattutto se, come sovente avviene, si pensa che l’autore scrivendole si riferisse al popolo valdostano. Nulla di più sbagliato: l’autore cita esplicitamente due popoli: quello ebreo e quello svizzero.
” … l’humanité ne se relèvera pas jusqu’à ce que les hommes n’auront pas acquis l’esprit suisse, c’est-à-dire l’esprit de justice, l’esprit de liberté, l’esprit d’égalité entre les hommes, l’esprit de sérieux et de discipline dans la liberté, qui sont à la base de la vie suisse…” | “… l’umanità non si risolleverà fino a quando gli uomini non avranno acquisito lo spirito svizzero, ovvero lo spirito di giustizia, lo spirito di libertà, lo spirito di uguaglianza tra gli uomini, lo spirito della serietà e della disciplina nella libertà, che sono alla base della vita svizzera…” |
Testo pubblicato postumo su “L’Union Valdôtaine” del 14 juillet 1947 citato in: Paolo Momigliano Levi, Emile Chanoux, Emile Chanoux écrits, Institut Historique de la Résistence en Vallée d’Aoste, Aosta 1994, pag. 128 – Copia digitale disponibile a questo indirizzo: https://www.fondchanoux.org/wp-content/uploads/2018/09/chanoux-oeuvrescompletes.pdf
(URL consultato il 16.06.2020, traduzione italiana di Gian Mario Navillod)
Curiosità.
La scritta incisa nel palazzo regionale utilizza il verbo francese “éclairer” mentre quella riportata da Paolo Momigliano Levi utilizza il verbo “illuminer”.
Il Presidente della Giunta Augusto Rollandin nella seduta del 26 settembre 1985 del Consiglio regionale ha affermato che la frase “Il y a des peuples qui sont comme des flambeaux; ils sont faits pour éclairer le monde.” è stata tratta dal libro l’Esprit de victoire: “Ce serait quand même difficile de faire une explication du contexte historique de la phrase; sans doute on dira qui est l’auteur de la phrase et de quel livre elle a été prise – de l”Esprit de victoire”, un livre qui a été écrit en français, donc on la maintiendra en français, étant absurde de la traduire en italien.“3 (“Sarebbe comunque difficile fornire una spiegazione del contesto storico della frase; si dirà senz’altro chi è l’autore della frase e da quale libro è stata tratta – da lo “Spirito di vittoria“, un libro che è stato scritto in francese, perciò la si terrà in francese, essendo assurdo tradurla in italiano4. Sembrerebbe che il libro citato sia in realtà un appello-manifesto di poche pagine citato in: Paolo Momigliano Levi, Emile Chanoux, Emile Chanoux écrits, Institut Historique de la Résistence en Vallée d’Aoste, Aosta 1994, pag. 196 – Copia digitale disponibile a questo indirizzo:https://www.fondchanoux.org/wp-content/uploads/2018/09/chanoux-oeuvrescompletes.pdf
(URL consultato il 16.06.2020) che non contiene la frase citata.
Post dell’11.092014 ultimo aggiornamento 16.06.2020
- Nel testo di Momigliano Levi: “illuminer” NdR[↩]
- “Il notaio … torturato ed ucciso dai tedeschi; si dice denunciato dai patriotti ai tedeschi per separatismo” in Luigi Einaudi, Diario dell’esilio, 1943-1944, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1997, ISBN 88-06-13961-4, pag. 185[↩]
- Tratto dal Resoconto del Consiglio regionale del 26/09/1985[↩]
- Libera traduzione di Gian Mario Navillod[↩]