In La Stampa della sera del 22 novembre 1934 (Versione digitale disponibile qui) Toni Ortelli, impiegato alla Cogne e autore de La Montanara, racconta del suo sopralluogo a Pila, domenica 18 novembre 1934, per poter scrivere con sicurezza ai lettori che “da oggi la stagione invernale è cominciata; salite pure senza preoccupazione e tornerete soddisfatti“.
In attesa della carrozzabile si saliva a piedi da Pont-Suaz, lungo sentieri e mulattiere dai quali si vedevano “i grandiosi cantieri della Cogne, ove gli alti forni lanciano nel cielo le colonne dense di fumo e le acciaierie, nella notte, illuminano le montagne ad una inverosimile distanza con i loro fasci di raggi violetti“. A Peroulaz vi erano delle camera da affittare, quasi tutte riscaldate. I giovani di Aosta ci salivano il sabato sera per essere già sulla neve la domenica mattina. “In questa solitudine alpestre, le notti saranno profonde di pace. Noi non udremo più gli ululati dei lupi che fino ad un secolo fa rendevano aspre e sinistre queste boscaglie” Scriveva Toni Ortelli.
Ora c’è un po’ meno di pace a Pila, non si vedono più le colate della Cogne illuminare le montagne e sono tornati i lupi ad ululare nei boschi valdostani. Rimane La Montanara, una delle più belle canzoni di montagna, che nel 2027 compirà 100 anni.