La parte centrale del Ru d’Arberioz si può percorrere comodamente in bici. Gli alberi riparano dalla calura estiva e le ampie radure offrono panorami suggestivi.
Accesso
Dall’uscita autostradale di Aosta Ovest seguire le indicazioni per Cogne. Al bivio per Ozein girare a sinistra e lasciare l’auto nella prima piazzola sulla sinistra o nell’ampio piazzale sulla destra.
Click o tap qui per arrivare con Google Maps
Solo andata: 0h45
Lunghezza itinerario: 2.8 km
Quota partenza: 980 m circa
Quota arrivo: 960 m circa
Click o tap qui per la traccia GPX
Dislivello: irrilevante
In bici: consigliata
Click o tap qui per la mappa
Si prosegue per una trentina di metri lungo la strada asfaltata poi si gira a sinistra e si imbocca la sterrata di servizio del ru. Si cammina all’ombra di un bosco di latifoglie dove si incontra di tanto in tanto qualche pino silvestre, un albero che predilige climi caldi e non teme la siccità. Tra gli alberi si intravede il camping La Pineta che ospita lo scrittore e cartografo Luca Zavatta durante i sui sopralluoghi in Valle d’Aosta.
In corrispondenza delle case in rovina di Noveilloz la vista si apre, la cima più altra sulla verticale del castello di Saint-Pierre è il Mont Fallère, ci si arriva su di un sentiero che lo scultore Siro Viérin ha trasformato nella galleria d’arte più lunga d’Italia.
Si attraversa la mulattiera Aymavilles – Ozein poi si rientra nella macchia fino a raggiungere i pascoli di Cheril/Chevril/Chevry dove parte la condotta forzata sotterranea che sfrutta il salto di quota del Ru d’Arberioz. In un pozzetto si intravede la griglia che trattiene i corpi estranei portati dall’acqua. Poco più avanti, nella valle del torrente Vivier si trova il vecchio scarico del Ru d’Arberioz.
Per proseguire verso la parte finale del ru è possibile percorrere la pista forestale che scende ripidissima fino alla cava di marmo bardiglio in località Pesse.