Il 19 dicembre 1954 il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi chiudeva un suo scritto sulla riforma dell’IRI con questa nota pungente che riguarda la Regione Autonoma della Valle d’Aosta:
Tutti gli articoli di gian
Il Grande Labirinto di Lavesé
Dove si trova il più grande labirinto della Valle d’Aosta?
All’Ostello di Lavesé.
Sabato 7 febbraio siamo saliti al Colle di Saint-Pantaléon dopo la grossa nevicata di venerdì, gli abeti erano ancora carichi di neve e le previsioni del tempo annunciavano una bella giornata di sole.
Davanti alla cappella di Saint-Pantaléon la neve era ancora intonsa, si sprofondava nella polverosa fino al ginocchio. Come resistere alla tentazione di scendere fino all’Ostello di Lavesé lungo la vecchia mulattiera che per secoli è stata percorsa dalle carovane dei mercanti di vino che trasportavano il prezioso nettare dalla Valle d’Aosta alla Svizzera? Continua la lettura di Il Grande Labirinto di Lavesé
Il labirinto di Isabella
Mentre Isabella Andruet seguiva l’elezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella siamo andati sotto le sue finestre a tracciare con le ciaspole il Labirinto di Isabella.
Non è stato difficile disegnare questo labirinto sulla poca neve che è rimasta nella piana di Antey, forse una spanna o poco più.
Il labirinto di Isabella è unicursale e misura 33 metri di diametro compreso il camminamento esterno.
È stato disegnato da Gian Mario Navillod e tracciato da Eric e Gian Mario Navillod il 31 gennaio 2015.
All’interno il fiore a sei petali ricorda Matteo 25, 35-36.
Lo sviluppo totale è di circa 850 metri all’andata ed altrettanti al ritorno. Buona passeggiata.
L’interdetto ad Antey e Torgnon
Antey e Torgnon paesi di eretici e protestanti negli anni ’20 del 1500.
Il 23 gennaio 1523 il vescovo di Aosta vietò ai fedeli della sua diocesi di ascoltare i predicatori protestanti ma ottenni scarsi risultati, soprattutto nella Valtournenche. Continua la lettura di L’interdetto ad Antey e Torgnon
Come arrivare all’Ostello di Lavesé
Una gentile signora mi ha chiesto se era in grado di arrivare all’Ostello di Lavesé a causa del suo ginocchio che ogni tanto le duole. Domanda difficile, impossibile rispondere.
Però posso consigliare l’itinerario meno faticoso e più sicuro, quello indicato per le persone poco allenate, con qualche dolorino, che però vogliono provare a calzare le ciaspole ed assaporare la calda accoglienza e l’ottima cucina di questo rifugio/ostello. Continua la lettura di Come arrivare all’Ostello di Lavesé
Il Grande Labirinto di Antey
Per il secondo inverno consecutivo nel campo sportivo di Antey-Saint-André è stato tracciato il Grande Labirinto sulla neve. Continua la lettura di Il Grande Labirinto di Antey
Il Tour di Mande di Valtournenche
Partenza: 2280 m
Arrivo: 2390 m
Dislivello in salita: 350 m circa
Dislivello in discesa: 350 m circa
Andata: 1h15
Ritorno: 1h00
Totale: 2h15
Difficoltà: E
Segnavia: Tour di Mande
Tratti ripidi: sì
Tratti esposti: no
Ombra: no
pericolo caduta massi: no
Da vedere: le Grandes Murailles, il Cervino/Matterhorn, l’Ecomuseo del Vertice.
Tour di Mande – Mappe
Torna al Tour di Mande la pista battuta per le ciaspole e le racchetta da neve di Valtournenche.
A La Magdeleine case coperte di stoppia?
In un libro della prima metà del 1800 Attilio Zuccagni Orlandini riferisce che le povere case di La Magdeleine erano coperte da stoppia. Si tratta di un refuso o è possibile che si usasse allora paglia di segale per coprire i tetti come si usava un tempo in Danimarca?
“… Antey La Magdelaine è un comune di recente formazione, poichè il suo territorio venne smembrato dall’altro Antey nel 1799. Di quel tempo gli si aggiunse il nome specifico La Magdeline, dal titolare di un suo pubblico Oratorio. Il meschino casale, che serve di capoluogo, è situato tra roccie scoscese, ed è composto di povere casette ricuoperte di stoppia.”
Attilio Zuccagni Orlandini, Corografia fisica, storica e statistica dell’Italia, Volume Quarto, Tipografia e calcografia all’insegna di Clio, Firenze 1837, pag. 592 Versione digitale disponibile a questo indirizzo: https://books.google.it/books?id=e-kNAAAAYAAJ&dq=Attilio%20Zuccagni%20Orlandini&hl=it&pg=PA592#v=onepage&q=Attilio%20Zuccagni%20Orlandini&f=false
I valdostani secondo De Tillier
Scorrendo gli scritti sulla Valle d’Aosta accade a volte di venir sfiorati dal dubbio che i più acuti censori degli abitanti della Valle d’Aosta siano proprio i valdostani stessi.
Ecco cosa scrive l’insigne storico Jean-Baptiste de Tillier dei suoi concittadini: “Les Valdôtains ont toujours été dociles, très obéissants, très soumis, bons et fidèles sujets de leurs Princes Souverrains, courtois autant que leurs facultés limitées le leur permettent, francs, sincères et charitables envers les étrangers, bons amis et familiers entre eux, respectant infiniment la Justice, la Religion et les Ministres qui en sont les dépositaires, s’occupant sans bruit de leurs petites affaires et de leurs travaux.”
“I valdostani sono sempre stati docili, assai obbedienti, molto sottomessi, buoni e fedeli sudditi dei loro Sovrani Principi, cortesi quanto le loro facoltà limitate consentono loro, franchi, sinceri e caritatevoli verso gli stranieri, buoni amici e compagnoni tra di loro, rispettano infinitamente la Giustizia, la Religione ed i suoi Ministri che ne sono i depositari, si occupano senza rumore dei loro piccoli affari e dei loro lavori.”
Jean-Baptiste de Tillier, Historique de la Vallée d’Aoste, note di Sylvain Lucat, Louis Mensio Ed., Aoste 1884, pag. 31 – versione digitale disponibile a questo indirizzo: http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5747873m/f239.image