Ru Pilaz

Filtro del Ru Pilaz di La Magdeleine alla presa sul torrente Charey - Foto di Gian Mario Navillod.
Filtro del Ru Pilaz di La Magdeleine alla presa sul torrente Charey – Foto di Gian Mario Navillod.

Il canale di irrigazione di Pilaz raccoglie le acque del Torrente Saverou/Souverou e quelle che scendono dal lago Charey/Charrey. Con una conduttura sotterranea le porta fino al Col Pilaz dove il ru si divide in due rami: il primo serve il Lago Croux e la parte occidentale del comune di La Magdeleine, il secondo scende a ponente del villaggio di Vieu/Viù.

La pista costruita sopra la tubatura offre una facile passeggiata in un bosco fresco dove predominano i larici. Il silenzio del bosco ed il fruscio delle erbe mosse dal vento invitano alla riflessione.

Accesso

Dall’uscita autostradale di Châtillon-Saint-Vincent seguire le indicazioni per Cervinia e risalire la valle lungo la strada regionale 46.  Subito dopo l’ufficio informazioni turistiche di Antey girare a destra seguendo le indicazioni per La Magdeleine. Dopo la chiesa di La Magdeleine, al primo tornante, prendere a sinistra la strada che porta alla passeggiata per Chamois e continuare lungo la strada asfaltata fino a raggiungere l’ampio parcheggio sterrato.
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Lunghezza itinerario: 2.5 km
Quota partenza: 1888 m
Quota arrivo: 2036 m circa
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Dislivello 150 m circa
In bici: si può fare.
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Area picnic al Col Pilaz e monte Tantané - Foto di Gian Mario Navillod.
Area picnic al Col Pilaz e monte Tantané – Foto di Gian Mario Navillod.

Descrizione

Il primo tratto di sterrata sale ripido in un bosco di larici ed abeti, poi la pendenza diminuisce e la passeggiata diventa fisicamente meno impegnativa, le persone più allenato posso tagliare le prime due curve percorrendo due brevi scorciatoie.

Tra i rami si intravede la piramide regolare del Cervino, il profumo del bosco riempie i polmoni, un sentore di resina  e funghi che nel tardo autunno si trasforma in un odore pungente, quello della vegetazione che si prepara ad un lungo sonno sotto la neve.

Dopo circa un chilometro di passeggiata nel bosco si arriva ad un bivio: si prende a destra ed in pochi minuti si arriva all’area picnic del Col Pilaz. Tra le cime degli alberi si scorge il Tantané, una montagna poco frequentata che custodisce ai sui piedi un villaggio dell’età del ferro. A nord spunta il Cervino e a sud la catena di monti che separano le valli di Cogne dalla Dora Baltea, dalla Tersiva al Mont Emilius, alla Becca di Nona.

Vasca del Ru Pilaz di La Magdeleine - Foto di Gian Mario Navillod.
Vasca del Ru Pilaz di La Magdeleine – Foto di Gian Mario Navillod.

Si sale fino alla vasca di stoccaggio alimentata dal ru poi si gira a sinistra lasciando sulla destra la sterrata ripida che prosegue verso il lago Charey.

Si cammina senza fatica  sulla pista ricoperta d’erba in un bel bosco di larici. Sotto gli alberi crescono rododendri e lamponi, sui tronchi sono stati tracciati con la vernice bianca e quella rossa i confini delle proprietà forestali che in questo tratto coincidono con i confini comunali tra Chamois e La Magdeleine. In autunno lunghe erbe ingiallite ondeggiano serene sotto le folate di vento che percorrono il bosco.

Presa del Ru Pilaz di La Magdeleine sul torrente Charey - Foto di Gian Mario Navillod.
Presa del Ru Pilaz di La Magdeleine sul torrente Charey – Foto di Gian Mario Navillod.

Uno scroscio preannuncia l’opera di presa su torrente che scende dal lago di Charey. La lama d’acqua che esce dal dissabbiatore attraversa la sterrata e si perde tra la vegetazione. All’interno del vasca si vede nell’acqua trasparente il filtro metallico tappezzato e quasi ostruito dalle foglie autunnali.

Presa del Ru Pilaz di La Magdeleine sul torrente Saverou/Souverou - Foto di Gian Mario Navillod.
Presa del Ru Pilaz di La Magdeleine sul torrente Saverou/Souverou – Foto di Gian Mario Navillod.

In pochi minuti si raggiunge l’opera di presa sul torrente Souverou/Saverou. La vecchia struttura in cemento è quasi completamente ricoperta dai muschi, una saracinesca regola il prelievo dell’acqua che in parte defluisce verso Chamois. Per essere sicuri che ciò avvenga anche in caso di guasto una tubo in plastica bypassa l’opera di presa ed è l’unica struttura che la vegetazione fatica a colonizzare.

Curiosità

Il Ruz de La Pillaz compare in un’infeudazione di Bonifacio signore di Cly a Pieronnet di André de Villien del 1329((Maria Vassallo, Enrico Formica, La Magdeleine : il futuro ha un cuore antico, Hever edizioni, Ivrea, 2011, pag. 50 – versione digitatale disponibile qui: https://issuu.com/enricoformica5/docs/la_magdaleine_il_futuro_ha_un_cuore/45)).

Monte Tantané e la Beurta Teta, la Brutta Testa di La Magdeleine - Foto di Gian Mario Navillod.
Monte Tantané e la Beurta Teta, la Brutta Testa di La Magdeleine – Foto di Gian Mario Navillod.

Sotto il Col Pilaz, osservando i boschi ai piedi del Tantané, spunta tra tante pareti rocciose la Beurta Teta, la Brutta Testa. Due occhi, un naso importante ed una bocca i cui angoli tendono decisamente verso il basso danno un’espressione corrucciata a questo viso non più giovane.

La Beurta Teta, la Brutta Testa di La Magdeleine - Foto di Gian Mario Navillod.
La Beurta Teta, la Brutta Testa di La Magdeleine – Foto di Gian Mario Navillod.

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Post del 10.10.2020 ultimo aggiornamento 20.12.2020