Il riscaldamento globale e il costo dell’energia

Monte Cervino dall'inizio del sentiero per il Bec Pio Merlo - Foto di Gian Mario Navillod.Monte Cervino dall'inizio del sentiero per il Bec Pio Merlo - Foto di Gian Mario Navillod.
Monte Cervino dall’inizio del sentiero per il Bec Pio Merlo – Foto di Gian Mario Navillod.

Abito a 1000 metri di quota nella valle del Cervino. Quando ero bambino attorno a casa avevo una bella pista di fondo che da fine novembre a primavera permetteva di sciare con una delle montagne più belle della terra davanti agli occhi.

Quando i miei figli hanno cominciato a sciare il sindaco del tempo aveva cercato con i cannoni spara neve di tenere aperta la pista, almeno da dicembre a gennaio. Nulla da fare, i miei figli hanno imparato a far fondo ai 1800 metri di quota di Torgnon per mancanza di neve nel fondovalle. Ora anche a Torgnon non si riesce a tenere aperta la pista di fondo tutto l’inverno. Sono gli effetti tangibili del cambiamento climatico nelle Alpi.

Ludovico ed André nel centro del Grande Labirinto di Antey - Foto di Gian Mario Navillod.
Ludovico ed André nel centro del Grande Labirinto di Antey – Foto di Gian Mario Navillod.

Una buona notizia: abbiamo capito la causa del cambiamento climatico e abbiamo da poco gli strumenti per metterci sopra una pezza senza grandi sacrifici. In questo grafico che utilizza i dati della banca d’affari Lazard sono riportati i costi di produzione dell’energia elettrica dal 2009 al 2023. Ci si accorge che da qualche anno produrre elettricità con il fotovoltaico e l’eolico costa meno che farlo con gas o carbone e circa la metà di quanto costerebbe farlo con le centrali nucleari.

Costo di produzione dell'energia LCOE (dati della banca d'affari Lazard)
Costo di produzione dell’energia LCOE (dati della banca d’affari Lazard)

Grafico opera di Mir-445511 – Own work, CC BY-SA 4.0

I vantaggi del fotovoltaico: comincia subito a produrre, non ha organi in movimento che necessitano di manutenzione, produce quando c’è il picco di richiesta di energia1, è tutto riciclabile.

Nel 2022 la Norvegia ha prodotto il 75% dell’energia richiesta con acqua vento e sole, l’Italia il 20%. Non sarà arrivato il momento di seguire l’esempio dei comuni italiani più virtuosi come Saint-Denis in Valle d’Aosta?

Aggiornamento del 5 maggio2

Un caro amico piemontese mi ha chiamato per dirmi che in Norvegia non ha visto molti pannelli fotovoltaici e che cercando un po’ su Google ci si accorge che la produzione di energie rinnovabili in quel paese è in massima parte idroelettrica. Ho controllato i dati, ha ragione ed ho corretto l’articolo: la Norvegia ha prodotto nel 2022 il 75% dell’energia richiesta con fonti rinnovabili,  in larghissima parte energia idroelettrica.

Grafico tratto da: https://ec.europa.eu/eurostat/cache/egd-statistics/ il 5.05.2024./Reducing our climate inpact/Renewable energy - Dati dell'ufficio di statistica UE - elaborazione di Gian Mario Navillod.
https://ec.europa.eu/eurostat/cache/egd-statistics/Reducing our climate inpact/Renewable energy – Dati dell’ufficio di statistica UE – elaborazione di Gian Mario Navillod.

Nel grafico è rappresentato il consumo finale lordo di energia nel 2022 che corrisponde a quanto utilizzato dagli utenti finali (famiglie, servizi, industria e agricoltura) più le perdite di rete e l’autoconsumo delle centrali elettriche in Norvegia, Italia e Unione Europea.

L’ambasciata italiana in Norvegia ha pubblicato nel 2022 un interessante studio3 dal quale risulta che la produzione di energia elettrica in Norvegia nel 2020 si suddivideva in:
• 137,9 TWh di energia idroelettrica
• 15,4 TWh di energia eolica
• 3,6 TWh di energia termica
• 0,14 TWh di energia solare

La capacità degli impianti solari installati in Norvegia nel 2020 era pari a 160 MW, una frazione di quanto installato in Svezia (1.000 MW) e in Gemania (50.000 MW).

In futuro, ve ne fosse la necessità “Se la produzione media di energia di un impianto solare in Norvegia è di 135 kWh per mq all’anno, e se consideriamo il 15% come l’efficienza media degli dell’impianto, l’area necessaria per soddisfare il fabbisogno energetico totale della Norvegia dovrebbe essere di 1.585 kmq, pari allo 0,41% della superficie degli edifici della Norvegia4.”

Pagina del 21.04.24 ultimo aggiornamento 5.05.2024

  1. Le statistiche relative al consumo di energia elettrica in Italia sono disponibili sul sito di TERNA: https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/statistiche/pubblicazioni-statistiche[]
  2. Nota per i distratti: il 5 maggio 1821 moriva Napoleone, imperatore dei francesi, dei piemontesi e dei valdostani, perché, anche se non tutti lo ricordano con piacere, annesse anche il Piemonte e Valle d’Aosta alla Francia, Alessandro Manzoni gli dedicò l’ode che trovate qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Il_cinque_maggio[]
  3. Ambasciata d’Italia Oslo,
    La produzione energetica da fonti rinnovabili in Norvegia, Oslo, marzo 2022, pag. 4 – versione digitale disponibile qui: https://indd.adobe.com/view/d194f5fb-8502-415f-bd78-b5df5cd8f520[]
  4. Ambasciata d’Italia Oslo,
    La produzione energetica da fonti rinnovabili in Norvegia, Oslo, marzo 2022, pag. 7 – versione digitale disponibile qui: https://indd.adobe.com/view/d194f5fb-8502-415f-bd78-b5df5cd8f520[]