Tutti gli articoli di gian

Col Cheneil da Chamois

Primi raggi di sole sul villaggio di Suisse a Chamois - Foto di Gian Mario Navillod.
Primi raggi di sole sul villaggio di Suisse a Chamois – Foto di Gian Mario Navillod.
Il lago di Lod di Chamois coperto di neve - Foto di Gian Mario Navillod.
Il lago di Lod di Chamois coperto di neve – Foto di Gian Mario Navillod.

Oggi sono salito a battere la traccia fino al Col Cheneil da Chamois

All’arrivo della funivia si comincia a sentir aria di primavera: dove la neve è stata spalata comincia venir fuori il selciato che per tutto l’inverno è stato nascosto sotto un bello strato di neve battuta.

I primi raggi di sole battono sui tetti del villaggio di Suisse mentre La Ville è ancora all’ombra

Continua la lettura di Col Cheneil da Chamois

Chamois l’unico comune italiano senza auto

Il campanile di Chamois a fine febbraio - Foto di Gian Mario Navillod.
Il campanile di Chamois a fine febbraio – Foto di Gian Mario Navillod.

Nel cuore delle Alpi, in Valle d’Aosta, un piccolo comune ha detto di no alle auto.

Lo spaventapasseri di Crepin di Chamois - Foto di Gian Mario Navillod.
Lo spaventapasseri di Crepin di Chamois – Foto di Gian Mario Navillod.

Con la neve si arriva a Chamois in funivia, con le ciaspole o con un piccolo aereo da turismo che atterra su di una pista di neve battuta. Continua la lettura di Chamois l’unico comune italiano senza auto

Il Grande Labirinto di Lavesé

Dove si trova il più grande labirinto della Valle d’Aosta?
All’Ostello di Lavesé.

Sabato 7 febbraio siamo saliti al Colle di Saint-Pantaléon dopo la grossa nevicata di venerdì, gli abeti erano ancora carichi di neve e le previsioni del tempo annunciavano una bella giornata di sole.

Radura e Ostello di Lavesé, il primo piano il disegnatore del Grande Labirinto di Lavesé - Foto di Gian Mario Navillod.
Radura e Ostello di Lavesé, il primo piano uno dei disegnatori del Grande Labirinto di Lavesé – Foto di Gian Mario Navillod.

Davanti alla cappella di Saint-Pantaléon la neve era ancora intonsa, si sprofondava nella polverosa fino al ginocchio. Come resistere alla tentazione di scendere fino all’Ostello di Lavesé lungo la vecchia mulattiera che per secoli è stata percorsa dalle carovane dei mercanti di vino che trasportavano il prezioso nettare dalla Valle d’Aosta alla Svizzera? Continua la lettura di Il Grande Labirinto di Lavesé

Il labirinto di Isabella

Il labirinto di Isabella dal Belvedere di Antey - Foto di Gian Mario Navillod.
Il labirinto di Isabella dal Belvedere di Antey – Foto di Gian Mario Navillod.
Il labirinto di Isabella dalla finestra di Isabella - Foto di Gian Mario Navillod.
Il labirinto di Isabella dalla finestra di Isabella – Foto di Gian Mario Navillod.
L'uscita del labirinto di Isabella - Foto di Gian Mario Navillod.
L’uscita del labirinto di Isabella – Foto di Gian Mario Navillod.
Il labirinto unicursale di Isabella - Foto di Gian Mario Navillod.
Il labirinto unicursale di Isabella – Foto di Gian Mario Navillod.

Mentre Isabella Andruet seguiva l’elezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella siamo andati sotto le sue finestre a tracciare con le ciaspole il Labirinto di Isabella.

Non è stato difficile disegnare questo labirinto sulla poca neve che è rimasta nella piana di Antey, forse una spanna o poco più.

Il labirinto di Isabella è unicursale e misura 33 metri di diametro compreso il camminamento esterno.

È stato disegnato da Gian Mario Navillod e tracciato da Eric e Gian Mario Navillod il 31 gennaio 2015.

All’interno il fiore a sei petali ricorda Matteo 25, 35-36.

Lo sviluppo totale è di circa 850 metri all’andata ed altrettanti al ritorno. Buona passeggiata.

Come arrivare all’Ostello di Lavesé

Radura e Ostello di Lavesé, il primo piano il disegnatore del Grande Labirinto di Lavesé - Foto di Gian Mario Navillod.
Radura e Ostello di Lavesé, in inverno. In primo piano il disegnatore del Grande Labirinto di Lavesé – Foto di Gian Mario Navillod.

Una gentile signora mi ha chiesto se era in grado di arrivare all’Ostello di Lavesé a causa del suo ginocchio che ogni tanto le duole. Domanda difficile, impossibile rispondere.

Però posso consigliare l’itinerario meno faticoso e più sicuro, quello indicato per le persone poco allenate, con qualche dolorino, che però vogliono provare a calzare le ciaspole ed assaporare la calda accoglienza e l’ottima cucina di questo rifugio/ostello. Continua la lettura di Come arrivare all’Ostello di Lavesé

A La Magdeleine case coperte di stoppia?

In un libro della prima metà del 1800 Attilio Zuccagni Orlandini riferisce che le povere case di La Magdeleine erano coperte da stoppia. Si tratta di un refuso o è possibile che si usasse allora paglia di segale per coprire i tetti come si usava un tempo in Danimarca?

… Antey La Magdelaine è un comune di recente formazione, poichè il suo territorio venne smembrato dall’altro Antey nel 1799. Di quel tempo gli si aggiunse il nome specifico La Magdeline, dal titolare di un suo pubblico Oratorio. Il meschino casale, che serve di capoluogo, è situato tra roccie scoscese, ed è composto di povere casette ricuoperte di stoppia.

Attilio Zuccagni Orlandini, Corografia fisica, storica e statistica dell’Italia, Volume Quarto, Tipografia e calcografia all’insegna di Clio, Firenze 1837, pag. 592 Versione digitale disponibile a questo indirizzo: https://books.google.it/books?id=e-kNAAAAYAAJ&dq=Attilio%20Zuccagni%20Orlandini&hl=it&pg=PA592#v=onepage&q=Attilio%20Zuccagni%20Orlandini&f=false