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Un curioso inconveniente di ritorno dal Monte Rosa

Il Cervino visto dal Riffelberg (Svizzera) – disegno di Edward Wymper – Ex libris Gian Mario Navillod.
Il Cervino visto dal Riffelberg (Svizzera) – disegno di Edward Wymper – Ex libris Gian Mario Navillod.

In Svizzera, nel 1860, una cordata di ritorno dal Monte Rosa incorse in un curioso inconveniente.

Nel lascio la descrizione alla parole della Signora Jane Freshfield, magistralmente tradotte da Gianluigi Discalzi:

“… tutti ci precipitammo verso il Gorner Grat dove un gruppo numeroso si dedicò con cannocchiali e binocoli ad osservare con vivo interesse i movimenti della cordata che aveva lasciato l’albergo all’alba per l’ascensione del Monte Rosa e che ora stava rientrando. Si potevano vedere sei puntini che, l’uno dietro l’altro, scendevano lungo il ripido pendio nevoso. Continua la lettura di Un curioso inconveniente di ritorno dal Monte Rosa

Da La Magdeleine a Chamois con le bici elettriche.

Partenza con le bici elettriche dall'Ufficio Informazioni di La Magdeleine - Foto di Gian Mario Navillod.
Partenza con le bici elettriche dall’Ufficio Informazioni di La Magdeleine – Foto di Gian Mario Navillod.

Ieri abbiamo testato il servizio di bici elettriche condivise offerto dai comuni di Chamois e La Magdeleine che calza a pennello per i turisti un po’ fuori forma o per chi ha un dolorino al ginocchio che gli impedisce di affrontare con serenità la piacevolissima passeggiata che collega i due microscopici comuni della valle del Cervino. Continua la lettura di Da La Magdeleine a Chamois con le bici elettriche.

Panorama da Chamois

Ieri durante un lunga chiacchierata con un’amabile Signora che si fermerà al rifugio Ermitage di Chamois per tutta l’estate mi è stato chiesto il nome delle montagne che si vedono verso Sud, dall’altra parte della Dora Baltea.

Questa mattina le ho indicate sulla foto che vedete in basso. Credo di non tradire la sua sua fiducia rivelando un piccolo trucco per memorizzare il nome delle montagne: basta salirci in cima.

Panorama dal Rifugio Ermitage di Chamois con l'indicazione delle principali cime visibili - Foto di Gian Mario Navillod.
Panorama dal Rifugio Ermitage di Chamois con l’indicazione delle principali cime visibili – Foto di Gian Mario Navillod.

 

 

 

Idolo nella nebbia

L'idolo nella nebbia - pallido fantasma di un valdostano proiettato sulle montagne biellesi - Foto di Gian Mario Navillod.
L’idolo nella nebbia – pallido fantasma di un valdostano proiettato sulle montagne biellesi – Foto di Gian Mario Navillod.
Apparizione ai superstiti della prima ascensione sul Cervino – disegno di Edward Wymper – Ex libris Gian Mario Navillod.
Apparizione ai superstiti della prima ascensione sul Cervino – disegno di Edward Wymper – Ex libris Gian Mario Navillod.

C’è un filo sottile che lega Paolo Cognetti ad Edward Whymper e non è la scorrevolezza della loro scrittura né lo sguardo lucido con il quale hanno guardato alla Valle d’Aosta. Il filo sottile che li lega è la descrizione suggestiva di un fenomeno meteorologico abbastanza raro che avviene quando il sole alle spalle dell’osservatore proietta un’immagine sulle nuvole poste di fronte all’osservatore. Continua la lettura di Idolo nella nebbia

L’Abbé Gorret e la traversata invernale Champorcher-Cogne

L’Abbé Gorret: un ciaspolatore ante-litteram.

Statua dedicata all'Abbé Amé Gorret a Valtournenche - Foto di Gian Mario Navillod.
Statua dedicata all’Abbé Amé Gorret a Valtournenche – Foto di Gian Mario Navillod.

La prosa del sacerdote e alpinista Amato Gorret è talmente gustosa che non riesco a  trattenermi dal ricopiare brutalmente alcuni passi dell’articolo datato 6 marzo 1874, pubblicato sul Courrier de la Vallée D’Aoste e riportato su Abbé Amé Gorret, Autobiographie et écrits divers, Administration Communale de Valtournenche, Turin 1987, pagg. 254 e 255. Continua la lettura di L’Abbé Gorret e la traversata invernale Champorcher-Cogne

Il notaio Chanoux e le case rurali della Valle d’Aosta

2006 fabbricato ligneo in fraz. Navillod del comune di Antey - Foto di Gian Mario Navillod.
2006 fabbricato ligneo in fraz. Navillod del comune di Antey – Foto di Gian Mario Navillod.

In un articolo del 1944 il notaio Emilio Chanoux affrontava il problema, già sentito allora, dell’eccessiva frammentazione della proprietà nelle case rurali. Ritenendo che non fosse sano, né per il corpo né per lo spirito, che più famiglie vivessero in promiscuità sotto lo stesso tetto indicava tre obiettivi da raggiungere: 1) un sistema di credito che permettesse ad ogni nuova famiglia di avere una propria casa; 2) un piano regolatore per ogni villaggio per “impedire brutture architettoniche” e costruzioni contrarie all’igiene e all’economia; 3) “Le vecchie case devono potersi espropriare, se non più abitabili, in modo da essere ringiovanite”. Continua la lettura di Il notaio Chanoux e le case rurali della Valle d’Aosta