Archivi categoria: Curiosità della Valle d’Aosta

I valdostani secondo De Tillier

Scorrendo gli scritti sulla Valle d’Aosta accade a volte di venir sfiorati dal dubbio che i più acuti censori degli abitanti della Valle d’Aosta siano proprio i valdostani stessi.

Valdostani del XXI secolo sulla vetta del Gran Paradiso.Gian Mario ed Eric Navillod sulla vetta del Gran Paradiso.
Valdostani del XXI secolo sulla vetta del Gran Paradiso.

Ecco cosa scrive l’insigne storico Jean-Baptiste de Tillier dei suoi concittadini: “Les Valdôtains ont toujours été dociles, très obéissants, très soumis, bons et fidèles sujets de leurs Princes Souverrains, courtois autant que leurs facultés limitées le leur permettent, francs, sincères et charitables envers les étrangers, bons amis et familiers entre eux, respectant infiniment la Justice, la Religion et les Ministres qui en sont les dépositaires, s’occupant sans bruit de leurs petites affaires et de leurs travaux.

I valdostani sono sempre stati docili, assai obbedienti, molto sottomessi, buoni e fedeli sudditi dei loro Sovrani Principi, cortesi quanto le loro facoltà limitate consentono loro, franchi, sinceri e caritatevoli verso gli stranieri, buoni amici e compagnoni tra di loro, rispettano infinitamente la Giustizia, la Religione ed i suoi Ministri che ne sono i depositari, si occupano senza rumore dei loro piccoli affari e dei loro lavori.

Jean-Baptiste de Tillier, Historique de la Vallée d’Aoste, note di Sylvain Lucat, Louis Mensio Ed., Aoste 1884, pag. 31 – versione digitale disponibile a questo indirizzo: http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5747873m/f239.image

Lavar le balle al toro

Lavar le balle al toro((pag. 55)), secondo il racconto di Albino Imperial, doveva essere fatto il 2 di agosto dal lapaboura, il più giovane lavoratore dell’alpeggio.

Ecco come lo ricorda Bino, lapaboura all’età di 10 anni, nel 1954 nell’alpeggio di Chacard sopra Aosta.

“(Bino visto che non lo hai fatto prima, almeno il giorno della desarpa dovresti lavare le “balle” al toro); me lo dissero più che altro per provocarmi ma io, sull’onda dell’entusiasmo di quei giorni, accettai l’impegno” ((pag. 80))

“Feci intiepidire sul fuoco un secchio d’acqua e andai verso la stalla con il secchio e uno straccetto in mano deciso a rispettare i patti. Mi misi dietro al toro al quale feci una carezza sul dorso per entrare in contatto, poi, tenendomi ad una certa distanza, per evitare eventuali contraccolpi, iniziai l’operazione: con delicatezza passai lo straccetto intinto nell’acqua tiepida sui suoi testicoli senza ricevere nessun segnale particolare dall’interessato che si spostò comunque un po’ più di fianco e si limitò a guardarmi come a dire: che stai facendo? Mien e Berto che mi avevano seguito a distanza per vedere la scena annuirono soddisfatti con la testa: la missione era finalmente conclusa!”((pag. 82))

Che ne è stato di Bino?

Si è laureato in fisica ed ha collaborato con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, è stato ricercatore all’università di Ginevra e docente all’Università della Valle d’Aosta.

Tratto da: Albino Impérial, Lapaboura quell’estate in alpeggio a dieci anni, Tipografia Duc, 2014, Saint-Christophe, ISBN 978-88-87677-67-6

Toponimi curiosi

Antecima della Tête-Entre-Deux-Sex e Grandes Jorasses - Foto di Gian Mario Navillod.
Antecima della Tête-Entre-Deux-Sex e Grandes Jorasses – Foto di Gian Mario Navillod.

Consultando la carta tecnica regionale della Regione Autonoma della Valle d’Aosta è possibile imbattersi in toponimi curiosi: consiglio agli interessati di consultare la CTR pubblicata in internet a questo indirizzo: http://geonavsct.partout.it/pub/geosentieri/.

Stralcio dalla carta tecnica regionale © della Regione Autonoma della Valle d’Aosta ( http://geonavsct.partout.it/pub/geosentieri/) coordinate UTM-ED50 347’810-5’077’330
Stralcio dalla carta tecnica regionale © della Regione Autonoma della Valle d’Aosta ( http://geonavsct.partout.it/pub/geosentieri/) coordinate UTM-ED50 347’810-5’077’330

Selezionando “Carta CTR” e scala 1:10’000 alle coordinate (UTM-ED50 347’810-5’077’330) compare una Tete-Entre-Deux-Sex che si accompagna al Pas-Entre-Deux-Sex, ai Lacs Entre-Deux-Sex ed al Torrent Entre-Deux-Sex, quattro toponimi che suonerebbero in italiano “Testa tra Due Sessi, Passo tra Due Sessi, Laghi tra Due Sessi e Torrente tra Due Sessi”. Continua la lettura di Toponimi curiosi

Il notaio e la strega

Il castello di Saint-Germain di Montjovet dove venne imprigionata la strega Caterina de Chynal - foto di Gian Mario Navillod.
Il castello di Saint-Germain di Montjovet dove venne imprigionata la strega Caterina de Chynal – foto di Gian Mario Navillod.

Nel 1449 Caterina de Chynal venne accusata dal Tribunale dell’Inquisizione di essere una strega e di aver provocato con i suoi poteri la morte del parroco di Montjovet. Il notaio Pantaleone Mistralis chiese di assumere la sua difesa e venne autorizzato a farlo a patto che si facesse carico delle spese del processo e di custodia dell’inquisita che era sua madre.

Pier-Giorgio Crétier, Notai a Saint-Vincent nel corso dei secoli, Saint-Vincent, 2007 Continua la lettura di Il notaio e la strega

Vi sono dei popoli fatti per illuminare il mondo?

“… Il y a des peuples qui sont comme des flambeaux : ils sont faits pour éclairer((Nel testo di Momigliano Levi: “illuminer” NdR)) le monde. En général ce ne sont pas de grands peuples par le nombre : ils le sont parce qu’ils portent en eux la vérité et l’avenir…” “… vi sono dei popoli che sono come delle fiaccole: sono fatti per illuminare il mondo. Generalmente non sono dei grandi popoli a causa del loro numero: lo sono perché portano in essi la verità e l’avvenire …”

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La mulattiera delle Cime Bianche

Monte Cervino e bacino per l'innevamento artificiale al Colle Nord delle Cime Bianche – Foto di Gian Mario Navillod.
Monte Cervino e bacino per l’innevamento artificiale al Colle Nord delle Cime Bianche – Foto di Gian Mario Navillod.

Il lacerto di strada conservato al Colle Nord è dunque di straordinaria importanza …” hanno scritto i funzionari della Soprintendenza valdostana rientrati dal sopralluogo al Colle Superiore delle Cime Bianche dove la tradizione popolare vuole che siano ancora visibili i resti della mulattiera medievale percorsa dai mercanti che si recavano dalla Valle di Ayas nel Vallese attraverso il colle del Teodulo.

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