Il cervo è arrivato in Valle d’Aosta dalla Svizzera. Verso il 1980 si è cominciato parlare di questo splendido animale che crea però qualche problema agli alberi: mentre il capriolo è molto più piccolo e solo eccezionalmente ne assaggia la corteccia, il cervo, come la capra d’altronde, non la disdegna.
Le essenze preferite sono l’abete rosso, il frassino e il faggio1. Le morsicature sono visibili fino ad altezza d’uomo, se la corteccia è poco aderente al tronco il cervo ne può staccare lembi anche ad un’altezza superiore.
L’airone cenerino di Antey (Ardea cinerea) – Foto di Gian Mario Navillod.Stamattina l’airone cenerino di Antey si è fermato sotto le mie finestre per scaldarsi al primo sole. A mille metri di quota, ai piedi del Cervino, si comincia a sentire aria di primavera. È il momento di passeggiare lungo i ru della Valle d’Aosta o di godersi le ultime ciaspolate in alta quota. Sotto terra le talpe ricominciano a scavare, la primavera si avvicina.