Archivi categoria: Le mie escursioni

I cannoni di legno

Qualche appunto di storia delle fortificazioni tratto da Tapazovaldoten - foto di Gian Mario Navillod.
Qualche appunto di storia delle fortificazioni tratto da Tapazovaldoten – foto di Gian Mario Navillod.

Scrive1 Silvano Lucat nel 1893 che nell’autunno del 1690, “Il consigliere Arnod si impegnava nel frattempo a far costruire, per i trinceramenti de La Tairaz, sopra La Thuile, dei cannoni di legno cerchiati di ferro, che potevano tirare cinque o sei colpi. Glieli si consegnò a cinquanta soldi al pezzo“.

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  1. Sylvain Lucat, L’invasion française de 1691 dans la Vallée d’Aoste, Aoste Ed. Duc 1893 pag. 21 – versione digitale disponibile qui[]

Gli impianti idroelettrici geniali della Società Idroelettrica Piemonte

La cappella e il lago di Cignana dal sentiero per il Col di Fort - Foto di Gian Mario Navillod.
La cappella e il lago e la diga di Cignana dal sentiero per il Col di Fort – Foto di Gian Mario Navillod.

Con quella obiettività che mai si deve dipartire da un sereno esame tecnico dobbiamo riconoscere che delle grandi società che hanno ottenuto concessioni idrauliche in Valle d’Aosta, l’unica che sino ad oggi abbia messo allo studio e realizzato un congegno di impianti idroelettrici razionali e veramente geniali è la Società Idroelettrica Piemonte1 così scriveva nell’immediato dopoguerra2 l’ing. Annibale Torrione. Era uno che se intendeva, nel 1950 scriverà un’opuscolo edito dalla CGIL sullo “sfruttamento idroelettrico delle acque della Valle d’Aosta3. I grandi impianti idroelettrici avevano due obiettivi: produzione di energia elettrica per far funzionare le fabbriche e dar lavoro agli operai, creare riserve d’acqua per l’irrigazione.

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  1. Annibale Torrione, Il problema idroelettrico valdostano, pag. 15 – versione digitale disponibile qui[]
  2. testo non datato, si presume del 1946[]
  3. Annibale Torrione, Lo sfruttamento idroelettrico delle acque della Valle d’Aosta – versione digitale disponibile qui[]

Il Rifugio Mezzalama

Rifugio Mezzalama nell'ottobre 2014 - Foto di Gian Mario Navillod.
Rifugio Mezzalama nell’ottobre 2014 – Foto di Gian Mario Navillod.

Partenza: 1686 m
Arrivo: 3009 m
Dislivello in salita: 1300 m circa

Andata: 4h00
Ritorno: 2h30
Totale: 6h30

Difficoltà: E
Segnavia: 7, 7A, 8.

Tratti difficili: no
Tratti esposti: sì
Ombra: parziale

pericolo caduta massi: sì

Da vedere: il Pian di Verra, la morena del Grande Ghiacciaio di Verra, i seracchi, il Rifugio Mezzalama. Continua la lettura di Il Rifugio Mezzalama

Ru de Lies/Liex

Monte Cervino visto dal Ru de Lies/Liex - Foto di Gian Mario Navillod.
Monte Cervino visto dal Ru de Lies/Liex – Foto di Gian Mario Navillod.

Il ru de Liès è per antonomasia la passeggiata di Antey. Non appena la neve si scioglie e spuntano tra il verde i primi fiori si danno appuntamento lungo questa sterrata coppie con il passeggino, signori con il cane, bimbi con la bicicletta e anche qualche signore in sedia a rotelle sul tratto appositamente attrezzato.

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La diga del Goillet

Cervino e diga del Goillet dalla cima della Gran Sometta – Foto di Gian Mario Navillod.
Cervino e diga del Goillet dalla cima della Gran Sometta – Foto di Gian Mario Navillod.

L’itinerario più veloce per salire alla diga del Goillet parte dal parcheggio pubblico di Cielo Alto. Il primo tratto attraversa una  pista di sci, il tratto finale, ripido, sale lungo la funicolare che è servita per la costruzione e la manutenzione del bacino. Una bella passeggiata per chi ha le gambe allenate e non soffre di vertigini.

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Il villaggio dei Salassi del Col Citrin

Capanna del Villaggio dei Salassi del Col Citrin - Foto di Gian Mario Navillod.
Capanna del Villaggio dei Salassi del Col Citrin – Foto di Gian Mario Navillod.

Sergio Enrico ha individuato una dozzina di villaggi dei Salassi in Valle d’Aosta. Alcuni sono stati oggetto di scavi archeologici. I primi tre che ho visitato, quello del Tantané, quello del Col Pierrey e quello della Cima Nera avevano in comune la lontananza dai colli e l’accesso difficoltoso attraverso pendii ripidi e pietraie. Il villaggio del Col Citrin fa eccezione: i cerchi di pietra si trovano a poche decine di metri dal colle, in fondo al vallone di Vertosan.

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