Nel primo dopoguerra il Ru de Joux, che in alcuni testi1 è indicato come uno dei ru più antichi della Valle d’Aosta, venne intubato e la parte più pericolosa ed esposta venne bypassata con un tunnel lungo quasi due chilometri che attraversa la montagna tra la Becca di Avert e la Cima Longhede. La galleria non è percorribile ma la pista forestale costruita a fianco della condotta consente di pedalare senza fatica in un bosco ricco di essenze balsamiche.
Maria Cristina Ronc, La valle del Cervino, Torino 1990, pag. 69; Giovanni Vauterin ne Gli antichi rû della Valle d’Aosta, Le Château Edizioni, Aosta, 2007, ISBN 88-7637-057-9, pag. 71, invita a riflettere su di una possibile esistenza del ru a metà del 1200, un successivo abbandono ed una nuova infeudazione del 12 giugno 1432 citata da Ezio Emerico Gerbore.[↩]
Come resistere dopo la nevicata inaspettata di metà novembre al richiamo del comune di Chamois, il più alto della Valle d’Aosta, dove gli abitanti hanno scelto di vivere senza auto?
Nel primo dopoguerra il Ru de Joux, che in alcuni testi1 è indicato come uno dei ru più antichi della Valle d’Aosta, venne intubato e la parte più pericolosa ed esposta venne bypassata con un tunnel lungo quasi due chilometri che attraversa la montagna tra la Becca di Avert e la Cima Longhede. Quanto rimane del vecchio tracciato è nascosto nei boschi di Nus: sono circa tre chilometri di piacevole sentiero che solo in alcuni tratti è esposto e soggetto a caduta massi. Continua la lettura di Ru de Joux abbandonato→
Maria Cristina Ronc, La valle del Cervino, Torino 1990, pag. 69[↩]
Il Ru Blanc deriva le acque del torrente Saint-Barthélemy nei pressi del rifugio Magià e le porta in piano fin nei pressi dell’Alpe Nouva. Continua la lettura di Ru Blanc di Nus→
Il Ru du Bourg (o della Bourgeoisie) è stato un motore importante per lo sviluppo industriale di Châtillon, le sue acque hanno fornito energia per mulini, fucine e filature fino a tempi relativamente recenti. Continua la lettura di Ru du Bourg di Châtillon→
La pista ciclabile Perrères-Promoron ripercorre l’antico tracciato della ferrovia a scartamento ridotto che collegava la diga di Perrères alla Centrale di pompaggio di Promoron. Delle vecchie rotaie non è rimasto nulla, sono ancora ben visibili le gallerie scavate nella roccia compatta e alcuni ponti in legno, l’ultimo dei quali, ristrutturato dalla Comunità Montana Monte Cervino, offre una vista vertiginosa sulla vallata sottostante. Continua la lettura di Ciclabile Perrères Promoron→
Il ru di Verrayes o di Chavacourt/Chavacour scorre intubato dall’opera di presa sotto la punta Cian/Tsan al Col des Bornes, la sterrata che ne segue il corso si percorre senza fatica e solo in tre punti si incontrano delle salite un poco più ripide. È un itinerario consigliato ai cicloturisti, chi fosse sprovvisto di bici può affittare quelle elettriche del comune di Torgnon. Continua la lettura di Ru de Verrayes→
Nel ru Gattinery l’acqua purtroppo non scorre più, rimane l’ampio alveo rivestito di grandi lastre di pietra e il suggestivo ponte acquedotto sul Torrente Niel a testimoniare dell’importanza di questo canale. I pannelli informativi curati dall’Università di Torino permettono di arricchire una piacevole passeggiata con interessanti informazioni. Continua la lettura di Ru Gattinery→
Le sorgenti del Ruet, il ruscellino in italiano, sono così suggestive che la regione Valle d’Aosta le ha protette all’interno di un’area attrezzata. All’interno dell’area picnic tante polle d’acqua confluiscono in un solo ruscello che oltrepassa il torrente su di un bel ponte acquedotto in pietra. Continua la lettura di Il Ruet di Sarre→
Il tratto abbandonato del Ru Crépellaz derivava le acque del torrente Saint-Barthélemy a circa 1100 metri di quota e le portava fino al ponte acquedotto sul torrente Dèche.
L’acqua scorreva in tubi di cemento posati a fianco della pista usata per i lavori. Il tratto abbandonato è esposto a caduta massi, alcuni hanno danneggiato la conduttura e piccole frane interrompono la pista di servizio. Si tratta di un itinerario riservato agli escursionisti esperti e si consiglia di percorrerlo quando la vegetazione è a riposo. Continua la lettura di Il Ru Crépellaz abbandonato→