Il 14 luglio 2015 festeggeremo i 150 anni della prima ascensione sul Cervino. Un’ascensione tenacemente voluta da Edward Whymper che appena venticinquenne coronò il suo sogno che inseguiva da cinque anni. Continua la lettura di Ciaspolata a Gilliarey
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Ru Molignon
Disgelo al lago Charey
Sabato 26 maggio 2018 al lago Charey
Ogni anno in Valle d’Aosta c’è un momento magico in cui l’azzurro dei laghi alpini ed il verde dell’erba si accompagnano alla fioritura di anemoni e ranuncoli.
Il Grand Ru di Introd
Il Grand Ru di Introd scorre interamente intubato sotto una bella sterrata all’interno della gola della Dora di Rhêmes. Alcune radure si alternano alle macchie di latifoglie offrono degli scorci suggestivi sulla gola.
L’opera di derivazione merita il viaggio: una cascata alta qualche metro lascia cadere un velo continuo d’acqua sul fondo roccioso del torrente scolpito dalla corrente. Forme astratte si alternano a marmitte dei giganti e a piccole pozze raggiunte dal sole per poche ore al giorno. Continua la lettura di Il Grand Ru di Introd
Il Ru Montagner
Il Ru Montagner/Montagnier capta le acqua del torrente Dèche a circa 1400 metri di quota e in origine scendeva fino al villaggio di Ville-Sur-Nus di Quart. Ora scorre in una conduttura a pressione.
Il Ru Deval
Introduzione
Il Ru Deval deriva le acque del torrente Saint Barthélemy a circa 1350 di quota, scorre in una conduttura a pressione fino al villaggio di Muin/Moïn poi ritrova la luce del sole e scende a cascatelle fin sopra il villaggio di Lavanche/Lavenche dove si staccano le derivazioni del Ru Lavanche e del Ru Verroux. L’acqua del ru termina il suo viaggio passando a monte del villaggio di Fognier e gettandosi nel torrente Oley/Payé sotto il villaggio di Grossaix/Gros-Saix di Verrayes. Continua la lettura di Il Ru Deval
Ru de Charnicloz
Il Ru de Charnicloz (Tzarnicloz/Tzarniclo) derivava le acque dal torrente Clavalité e passando ai piedi delle pareti rocciose del Mont-Saint-Julien arrivava fino al villaggio di Le Chenoz. Alcuni tratti del vecchio ru sono esposti alla caduta massi, altri attraversano piccoli corsi d’acqua che in occasione di forti piogge ne danneggiavano l’alveo. Da quando il ru è stato intubato questi problemi sono stati risolti. Restano ben nascosti nel boschi della collina di Fenis alcuni tratti abbandonati che è piacevole riscoprire e percorrere.
Accesso
Dall’uscita autostradale di Nus dirigersi verso Fenis, attraversare il villaggio di Le Perron e seguendo le indicazione per Mont-Saint-Julien salire verso la collina fino ai fabbricati di Champlan. Al tornante successivo lasciare l’auto a bordo strada.
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Lunghezza itinerario A/R: 1.2 km
Quota partenza: 742 m
Quota arrivo: 750 m circa
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Dislivello 10 m circa
In bici: meglio di no.
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Descrizione
Il vecchio Ru de Charnicloz taglia proprio a metà il tornante della strada che porta a Mont-Saint-Julien. Seguendo il tracciato del ru verso valle dopo una cinquantina di metri la passeggiata si interrompe a causa di una frana che ha portato via il sentiero; la passeggiata verso l’opera di presa è lunga dieci volte tanto e attraversa un bosco ricco di biodiversità. Il sentiero tracciato sull’argine a valle è largo una sessantina di centimetri, si cammina sulle foglie dei castagni che coprono anche il letto del ru abbandonato ma ancora in ottime condizioni. Alcune betulle cadute a terra si stanno velocemente trasformando in humus mentre un grande pioppo tremulo coricato a terra dalla neve reagisce coraggiosamente alle avversità emettendo nuovi getti dalle radici. Alcuni abeti rossi si mescolano alle latifoglie, compaiono i primo muri di sostegno in pietra coperti di muschio. All’interno del vallone una piccolo tratto di ru è stato ristrutturato, una muro in pietra e cemento lo sostiene e un filo d’acqua scorre sul fondo in cemento poi riprende l’alvo naturale fino alla prima fascia rocciosa dove in una decina di metri si possono osservare tre tipi diversi di muratura: quella antica, verticale e con le pietre posate a secco; quella più moderna con numerosi muretti a secco che salgono a gradoni e quella contemporanea costruita con pietre e cemento. Un grande tubo in plastica chiara è il segnale che la passeggiata sta finendo, poco più avanti un tratto in pietra e cemento chiude il fondo del valloncello dove il ru scendeva a cascata. È ora di tornare indietro.
Curiosità
Tutti i ru abbandonati alternano tratti che possono essere percorsi da escursionisti alle prime armi a tratti riservati solo agli escursionisti esperti.
Esiste una traccia che permette di risalire il salto di quota dove di interrompe l’itinerario consigliato ma in attesa di un intervento di restauro ambientale non è prudente percorrerla.
Chi desidera scoprire un altro tratto abbandonato di questo ru può seguire la sterrata che parte una cinquantina di metri dopo la casa di Champlan fino ad arrivare all’oratorio dedicato a Sant’Antonio costruito proprio all’inizio della Clavalité. Qui si lascia la pista e si sale nel bosco dove si incontra il vecchio alveo del ru ad una trentina di metri in linea d’aria dalla cappellina. Lo si può seguire verso valle senza eccessiva fatica fino al punto dove si interrompe. Qui un tempo l’acqua scendeva nel vallone a cascatella per essere poi nuovamente raccolta ed incanalata ad una quota inferiore. Ora solo le piogge più intense riescono a riempire questo tratto di ru.
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Primo maggio a Chamois
Per il primo maggio Chamois si è vestita di bianco. Il comune più alto della Valle d’Aosta, l’unico comune della Alpi dove si fa a meno delle auto, stamattina si è svegliato sotto una spanna di neve fresca. Continua la lettura di Primo maggio a Chamois
I laghi alpini al disgelo
A Chamois è cominciato il disgelo nei laghi alpini. Uno spettacolo imperdibile.
Ru Alpe Truc
Il Ru dell’Alpe Truc è il ru piu corto della Valle d’Aosta, è lungo appena un centinaio di metri e porta l’acqua da una piccola sorgente agli abbeveratoi dell’alpeggio omonimo. Continua la lettura di Ru Alpe Truc