Il campanile scomparso di Sarre

Ex priorato di Sainte Hélène visto dal sentiero del Ru d'Arberioz - foto di Gian Mario Navillod.
Ex priorato di Sainte Hélène visto dal sentiero del Ru d’Arberioz – foto di Gian Mario Navillod.

Il canonico Bérard scriveva nel 1881(1)Edouard Berard, Antiquités Romaines et du Moyen-Âge dans la Vallée d’Aoste in Atti della Società di Archeologia, volume III, Stamperia Reale di Torino di G. B. Paravia, 1880,  pag. 181 – versione digitale disponibile qui: “A duecento metri circa ad est del castello di Sarre, si vede a fianco della strada statale una casa di dubbio gusto anche se di recente costruzione. È stata costruita dove sorgeva l’antico priorato di Sainte Hélène che appartenne prima ai benedettini dell’abbazia di Saint Victor di Ginevra, poi ai cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme.

Nel 1723 scavando all’interno della cappella di questo priorato si scoprirono diverse tombe di pietra con all’interno delle ossa umane, degli speroni dorati ed alcune spade lunghe e pesanti. La cappella era scomparsa da tempo ma restava ancora il magnifico campanile del XIII secolo, uno dei più antichi della valle.

Nel 1873, Victor Jacquemoud, fu Nicolas, soprannominato La Grenade, essendo divenuto proprietario di questo priorato quando vi fu la vendita dei beni ecclesiastici manifestò l’intenzione di abbattere il campanile. Informai subito il Ministro dell’Istruzione Pubblica di questa sinistra intenzione. Sua Eccellenza mi autorizzò a offrire la somma di 2000 franchi al suddetto Jacquemoud a condizione che conservasse il campanile. Mal consigliato dal suo suocero Antoine Tisseur d’Arvier, soprannominato Fracasse, disdegnò l’offerta e distrusse l’antico monumento che non gli dava alcun fastidio nella speranza, si dice, di trovare nelle sue fondamenta un ricco tesoro.

Ho creduto opportuno di segnalare questi fatti per marcare l’ignoranza o forse la stupida cupidigia degli autori di questo vandalismo”.

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