
Una bella gita fino alla cima della Tour Ronde dove all’interno di un grande catino detritico due millenni fa i nostri avi hanno lasciato traccia del loro passaggio.
Partenza: 1763 m
Arrivo: 2590 m
Dislivello in salita: 800 m circa
Andata: 2h30
Ritorno: 2h00
Totale: 4h30
Difficoltà: E+EE
Segnavia: 20B – assente
Tratti difficili: sì
Tratti esposti: sì
Ombra: parziale
pericolo caduta massi: sì
Da vedere: il Ru de Baulin, il Ru di Runaz, i larici, il villaggio dell’età del ferro, il panorama sui ghiacciai.
Itinerari collegati: il villaggio dei Salassi del Tantané, il villaggio dei Salassi del Clapey Ghiabiou.

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Non è facile orientarsi all’interno del villaggio di Baulin per trovare l’inizio dell’itinerario, il sentiero passa a monte del traliccio alle spalle del villaggio ed è ben segnalato e ricco di punti di interesse fino all’inizio della direttissima che è riservata agli escursionisti esperti. All’interno del catino sommitale si trovano i resti di una rozza costruzione con il tetto collassato e quanto rimane di un villaggio del I secolo a.C.

Lo straordinario panorama che offre la cima è di scarso vantaggio dal punto di vista militare in caso di pioggia o nebbia mentre la difficoltà d’accesso e i cordoni rocciosi che impediscono la vista dell’abitato dal basso avrebbero potuto dare una protezione, anche se illusoria, alle popolazioni invase.

Gli archeologi hanno trovato
All’interno del catino sommitale sono state individuate 47 costruzioni suddivise in tre gruppi1. Sono stati ritrovati due depositi di ciottoli di fiume, tre punte di freccia, un tallone di lancia, una fibula, un anello in ferro, un orlo di scudo in ferro, un pezzo di fodero in ferro, un chiodo da scarpa romano, un coccio di olla in ceramica. Le evidenze archeologiche indicano una frequentazione del sito compresa tra il 40 e il 15 a.C.2
- Alessandra Armirotti, Romain Andenmatten, Tristan Allegro, Gwenaël Bertocco, Caratterizzare una rete di siti di alta montagna di età tardo-repubblicana/augustea tra Valle d’Aosta (IT) e Vallese (CH) in Montagne e Archeologie, Ed. All’insegna del Giglio, Sesto Fiorentino, 2023, ISBN 978-88-9285-218-1 e-ISBN 978-88-9285-219-8, p. 14 – versione digitale disponibile qui[↩]
- Ibid. p. 27[↩]