La contessa di Challant a Chamois

Il gallo e le galline di Chamois - Foto di Gian Mario Navillod.
Il gallo e le galline di Chamois a ricordo dei 13 soldati (galli) del Re Sole che salirono a Chamois nel 1691- Foto di Gian Mario Navillod.

Racconto spesso ai miei ospiti il viaggio indimenticabile fatto dalla contessa di Challant nel 1691 mentre il marito si recava per lavoro a Torino.

A volte le cose non sono proprio come si raccontano. Per i più curiosi, amanti della storia valdostana e del francese settecentesco trascrivo  una pagina del manoscritto dell’Abbé Réan nel quale il sacerdote riporta la sua versione dei fatti.

La cascata di Cort a Chamois - Foto di Gian Mario Navillod.
La cascata di Cort a Chamois – Foto di Gian Mario Navillod.

Una buona lettura per oggi, ad Antey piove e Chamois è sommersa da una soffice coltre di neve. Aspettando gli amici, caminetto e libri sono una tentazione irresistibile.

… que le rogrite General des troupes françoises
arriva avec ses forces à Chatillon bien estonné d’y
trouver un chateau depoiuillié et personne dedans
on s’en informe, on leurs dit que le Seigneur s’estoit
retiré à Turin et sa Dame aux Montagnes de
Chamois, le General détacha tout d’un coup un
Bregadier accompagné de douze grenadiers pour
l’aller trouver et l’obbliger au plus vitte de descendre
de sa part. Ce qui s’executa promptement, et on se
porta sans delay dans l’endroit ou cette Saincte
Dame s’estoit proposée de faire sa retraite, et y
demeurer en assurance, qu’elle se vist abordée a
son grand estonnement de ces gens de guerre qui
apres l’avoir modestement saluée, lui diroient le
suiet de leurs marche, à quoy elle répondit mais
avec una modestie admirable, que son dessain n’estoit
pas de quitter ce lieu de tranquillité, et de repos, pour
retourner dans un lieu, ou elle ne pouvait s’assurer
de son salut, et qu’elle mourroit plustost sur cette
montagne que de s’exposer à commettre la moindre
action indigne de sa personne, ce qui leurs imprima
bien avant dans leurs coeurs certaine veneration, et
respect pour elle qui estoit d’autant plus grande et
solide qui connuroient evidement, que c’estoit l’unique
crainte de Dieu, qui l’avoit porté de choisir ce lieus là …

Tratto dal manoscritto di Pierre Bréan, conservato all’Accademia di Sant’Anselmo (Fondo Mss, I, 9. pag .72).

Nel 1913 ne era stato pubblicato un riassunto a cura di Séraphin Vuillermin disponibile in versione digitale sulla sezione Cordela del sistema bibliotecario valdostano((http://cordela.regione.vda.it/pubblicazioni/Libri/Contesse%20Marie%20Victoire%20de%20Challant-Solaro/1/index.html#zoom=z))

Grazie a Omar Borettaz per la cortesia.

Traduzione italiana

Per chi non è a suo agio con il francese settecentesco di Don Réan  aggiungo una mia liberazione traduzione del brano in italiano.

… il mai rimpianto generale delle truppe francesi
arrivò con le sue forze a Châtillon stupito assai di
trovare un castello spoglio e nessuno all’interno.
Ci si informa, si dice che il Signore si era
ritirato a Torino e la sua Signora sui monti di
Chamois. Il generale distaccò subito un
brigadiere con dodici granatieri per
raggiungerla e invitarla a scendere al più presto.
Ordine che fu eseguito prontamente, ci si
recò senza indugio nel luogo in cui questa Santa
Signora s’era proposta di ritirarsi e di
restare in sicurezza. Si vide abbordare, con
grande stupore, da quegli uomini di guerra che,
dopo averla salutata con ritegno, le comunicarono
lo scopo del loro viaggio. E ciò ella rispose,
con una modestia ammirabile, che il suo progetto non era
di lasciare questo luogo di pace e di riposo per
ritornare in un luogo ove elle non poteva essere sicura
della sua incolumità e che sarebbe morta su queste
montagne piuttosto che essere indotta a commettere la più piccola
azione indegna della sua persona, ciò che impresse
bene a fondo nei loro cuori una sicura venerazione e
un rispetto verso di lei che erano ancora accresciuti
e resi più solidi dal fatto che riconobbero evidente che era il solo
timor di Dio ad averla indotta a scegliere quel luogo …

L’abbé Henry scrive che l’abbé Bréan fu parroco a Chamois dal 1720 al 1722 prima di essere trasferito a Pontey((Joseph-Marie Henry, Histoire populaire, religieuse et civile de la Vallée d’Aoste, Société éditrice valdôtaine (Imprimerie catholique), Aosta, 1929 pag. 239 versione digitale disponibile qui)).

Post del 23.11.2019 ultimo aggiornamento 18.01.2021