Il Gran Ciambellano di Gilliarey si è recato a Lampedusa per preparare la visita di Sua Altezza Eminentissima il Signore di Gilliarey in programma dopo quella di Papa Francesco del 2013 e quella della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen del 2023.
Ha preso atto delle dichiarazioni del medico di Lampedusa sui migranti e l’opportunità della ricollocazioni in Europa: “io non chiederei nemmeno aiuti … ci servono, sono un’opportunità. Io non li condividerei con nessuno. Qui non si nasce più, abbiamo un calo demografico impressionante, più grande degli arrivi.“1 che verranno portate all’attenzione del corpo elettorale di Gilliarey insieme allo studio del Professor Alessandro Barbero dedicato alla gestione dell’immigrazione nel tardo impero romano2.
A causa dell’indisponibilità dell’idrovolante di stato è stata usata la compagnia di volo di una delle potenze confinanti. Volo diretto Torino Pantelleria e ritorno. Il tentativo di introdurre in cabina la valigia diplomatica azzurra è riuscito dopo il pagamento di 50+50 euro, nulla è stato chiesto per lo zainetto. È stato vietato pertanto, con effetto immediato, ai rappresentanti della Signoria di viaggiare con trolley, valigie o bricolle al seguito, mentre sono autorizzati gli zainetti o piccoli fagotti che possano trovare posto sotto i sedili.
Il Gran Palafreniere di Lampedusa ha accolto la delegazione in aeroporto ed ha consegnato la vettura come richiesto dal cerimoniale: senza aria condizionata ma con tetto apribile non funzionante, con cinture di sicurezza senza riavvolgimento automatico, alzacristalli elettrici fino all’80% lato guida e poi ad innalzamento manuale, spia di malfunzionamento luce targa accesa, chiusura centralizzata guasta, accesso ai posti posteriori solo dal lato passeggero, qualche bollo in carrozzeria per mimetizzarsi tra le altre vetture. Un veicolo perfetto per un’isola dove piove raramente e la gente, tanto onesta pare, da non dover mai chiudere le auto a chiave.
Su consiglio del Gran Palafreniere prima cena lampedusana da U’Calacciuni: vista sul mare, servizio curato, ottima cucina. Un antipasto da dividere, due primi, due bottiglie d’acqua, un caffe: 75 euro. L’economo di Gilliarey ha sollevato un sopracciglio.
Foresteria trovata in condizioni impeccabili, in zona tranquilla, dotata di ogni genere di conforto, con a disposizione delle tre delegazioni presenti una doccia esterna, la griglia per il barbecue, i lettini prendisole ed un parcheggio privato.
Se consiglio di Case Pescatori è stato riservato un tavolo al ristorante Il Ritrovo nel centro pedonale dell’isola. Vista sul passeggio, ottima cucina, buon vino bianco della casa. Due antipasti, due primi, un dolce, acqua, 3/4 di vino, un caffè: 60 euro. L’economo di Gilliarey ha riabbassato il sopracciglio e invita residenti e turisti di prenotare per tempo.
Su consiglio del rappresentate di Gilliarey presso la Repubblica di Genova cena presso una pescheria/ristorante del porto. Vista sul porto, due antipasti di pesce e una grigliata di pesce da dividere, acqua, mezza bottiglia di vino, un caffé: 98 euro. Al servizio economato di Gilliarey si è accesa la luce dell’unità di crisi e il rappresentate presso la Repubblica di Genova è stato richiamato per consultazioni. Il servizio informazioni per l’Europa del Sud segnala che il rapporto sul probabile cambio di gestione del locale in questione non ha raggiunto in tempo gli uffici preposti a causa di un’agitazione sindacale dei piccioni viaggiatori. Il Mossad suggerisce di passare a metodi di comunicazione più moderni ma la tradizione millenaria di Gilliarey è usa a far scoppiare la pancia a seguito di lauti pasti e perciò declina l’invito ad utilizzare cercapersone esplosivi.
La pasticceria/bar l’Isola delle Rose rappresenta ancora un porto sicuro per chi ha vinto l’anoressia o riesce e tenerla a distanza, per chi è predisposto al diabete si consiglia la cassata bianca, meno dolce rispetto a quella verde.
La delegazione di Gilliarey ha apprezzato il picnic organizzato con il cibo da asporto di Siamo Fritti in via Roma (in particolare gli spiedini con gamberi e arancia) e si è recata al Gran Bazar della Coop dove era stata segnalata una birra con la pubblicità della Valle d’Aosta e dell’ottima ricotta.
Le spiagge
Dal 2019 un’ordinanza temporanea vieta l’accesso ed la balneazione a Cala Pulcino, spiaggia libera e ciottolosa che di conseguenza non è frequentata né da tartarughe né da turisti. Tutte le foto che ritraggono bagnanti ed imbarcazioni sono pertanto precedenti alla constatazione di pericolosità dovuta alla caduta massi o frutto dell’intelligenza artificiale.
Fortunatamente non cadono massi sulla Spiaggia dei Conigli, spiaggia libera gestita da Legambiente il cui accesso è consentito su prenotazione a 365 persone per turno alle quali se ne aggiungono altre 150 in ordine di arrivo; la delegazione di Gilliarey è stata graziosamente accolta tra i non prenotati. Tra il turno del mattino e quello del pomeriggio la spiaggia si svuota, restano solo i nidi delle tartarughe e i volontari di Legambiente che li proteggono.
Anche nelle altre cale sabbiose vi sono nidi di tartarughe, volontari e mare azzurro e pulito. Due lettini con l’ombrellone costano 25 euro a Cala Guitgia e 35 a Cala Croce; l’economo di Gilliarey rimborsa l’utilizzo di asciugamano e ombrellone fai da te che sono diffusi ed autorizzato sulle rocce.
Fortificazioni
I danni subiti a seguito dell’ultimo conflitto mondiale non sono stati riparati ma alcune fortificazioni sono ancora in buone condizioni di conservazione e posso offrire un ricovero sicuro in caso di pioggia. La relazione di Graziano Ferrari sui fortini di Lampedusa3 è stata trasmessa alla Biblioteca Nazionale di Gilliarey unitamente al testo Bunker- La difesa di Lampedusa4.
In barca
Su indicazione della responsabile della marina mercantile di Gilliarey una nutrita rappresentanza di regioni italiane si è imbarcata sulla Niña, barca che porta lo stesso nome della caravella di Colombo ma pronunciato all’italiana: “Nina”. Non avendo imbarcato munizione da bocca a sufficienza il viaggio si è interrotto nel pressi di Punta dell’Acqua senza oltrepassare le Colonne d’Ercole. La straordinaria abilità dimostrata dal comandante in mare, in cambusa e durante le operazioni di ormeggio hanno impressionato anche il giovane Montalbano presente a bordo. Il Gran Ciambellano di Gilliarey ha apprezzato il lampedusano fluente del comandante, il suo eloquio italiano con una leggera coloritura emiliano-romagnola e i suoi approfondimenti faunistici ed etno-botanici sull’isola. Il volume Lampedusa di Giuseppe Surico5 consente ai curiosi di approfondire la conoscenza dell’isola che un tempo ospitava la foca monaca ed era coperta di boschi diventati, nella prima metà del 1800, carbone di legna.
Il museo
Nel piccolo museo di Lampedusa tra i vari reperti sono esposte: una macina a mano ed una di tipo pompeiano; al momento della visita la porta automatica funzionava ad apertura manuale e l’ascensore era fuori servizio. Sembra che Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg non sia stata informata della curiosa abitudine di far funzionare i condizionatori tenendo la porta aperta.
Conclusioni
Anche Lampedusa come Gilliarey merita di essere vista una volta nella vita e l’azzurro delle spiagge lampedusane ricorda l’azzurro dei ghiacciai della Valle d’Aosta.
Però in montagna una felpa lungo il sentiero fa pensare a un turista distratto mentre una felpa sugli scogli di Lampedusa fa pensare ad un ragazzo coraggioso che cerca una vita migliore lontano da casa sua. Proprio come facevano i valdostani di un secolo fa.
- Marco Aime, L’isola del non arrivo, Bollati Boringhieri editore, Torino 2018, ISBN 978-88-339-3011-4, pag. 136[↩]
- Alessandro Barbero, 9 agosto 378 il giorno dei barbari.[↩]
- Graziano Ferrari, I fortini di Lampedusa, 2° Congresso Nazionale di Archeologia del Sottosuolo, Orte (VT), 6-9 aprile 2007 – versione digitale disponibile qui[↩]
- Lorenzo Bovi, Giuseppe Todaro, Roberto Pacioni, Bunker- La difesa di Lampedusa, ISBN 9781280526632[↩]
- Giuseppe Surico, Lampedusa: dall’agricoltura, alla pesca, al turismo, ISSN 2704-5919 – versione digitale disponibile qui[↩]